Tragedia a Torre del Greco: Piero, 16 anni muore annegato, inutili i soccorsi

Era originario di Boscotrecase, aveva deciso di passare una giornata a mare lasciando per qualche ora la comunità per minori che vivono in contesti difficili, dove era ospite a Terzigno

Nella tarda mattinata di oggi, venerdì 19 luglio, la spiaggia di Torre del Greco è stata teatro di un drammatico incidente. Piero Cirillo, un ragazzo di 16 anni, è annegato in mare nella zona compresa tra un arenile libero e il lido La Perla, in via Litoranea.

Ha chiesto aiuto mentre era in mare non lontano dalla costa e poi è annegato. Dalla riva lo hanno visto dimenarsi, alzare le braccia e poi finire sott’acqua. La giovanissima vittima era originario di Boscotrecase, aveva deciso di passare una giornata a mare lasciando per qualche ora la comunità per minori, dove era ospite, una casa famiglia di Terzigno per ragazzi che vivono in contesti difficili e dove gli operatori sociali si prendevano cura di lui.

Il corpo è stato avvistato in mare da alcuni bagnanti, che hanno immediatamente dato l’allarme. Nonostante il pronto intervento dei presenti, a portarlo a riva un dei bagnini del vicino lido, e le prime cure prestate sul posto, per il minorenne non c’è stato nulla da fare.

Anche l’intervento immediato dei sanitari del 118 ha dato esito negativo, ogni tentativo di rianimare il giovane è risultato vano. Il personale medico non ha potuto fare altro che constatare il decesso del ragazzo sul posto. I carabinieri della Stazione di Torre del Greco sono accorsi rapidamente sulla scena per effettuare tutti i rilievi necessari e cercare di ricostruire la dinamica dell’incidente, che rimane ancora poco chiara.

Le autorità stanno indagando sulle circostanze che hanno portato alla tragica morte del giovane. Gli inquirenti stanno raccogliendo testimonianze e analizzando ogni possibile indizio per comprendere come si siano svolti i fatti. Al momento, restano ancora molti interrogativi senza risposta su come sia potuto accadere un simile dramma.

Secondo quanto si apprende, un primo esame della salma non avrebbe evidenziato ferite o altri segni esterni sulla testa o su altre parti del corpo che possano fare ipotizzare una morte legata ad un trauma. Sarà dunque l’autopsia a provare a dare qualche elemento utili in più per capire cosa sia potuto accadere.

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