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Al belvedere Marinella di Sant’Agnello lo scrittore Lorenzo Marone

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Al belvedere Marinella di Sant’Agnello lo scrittore Lorenzo Marone

Mercoledì 24 luglio terzo appuntamento della rassegna “Estate tra le righe”. Alle 21:00 al Belvedere Marinella andrà in scena lo spettacolo “Generazione X. Monologo semiserio di un cinquantenne impreparato” di e con lo scrittore Lorenzo Marone, autore di undici pluripremiati libri, tradotti in 18 Paesi. Ha una rubrica domenicale intitolata “I Granelli” su “La Repubblica di Napoli” e collabora con “Tuttolibri de La Stampa”.

L’evento, curato da Falegnameria dell’Attore e Scenario biondo di Gigliola De Feo ed Ersilia Saffiotti, è inserito nel cartellone degli eventi “rEstate Sintonizzati 2024” del Comune di Sant’Agnello.

A fine spettacolo Lorenzo Marone resterà con i presenti per foto e firma copie, acquistabili anche sul posto.

“Capisci che stai invecchiando quando il tuo calciatore preferito ha meno anni di te”. È una celeberrima frase di David Trueba, e ci spiega quanto sia complicato trovarsi un idolo a una certa età. Il processo di consapevolezza è molto lento, all’inizio non ti accorgi, non capisci che il tempo ti sta sfuggendo di mano, e che il tuo mondo, i tuoi riferimenti culturali, i tuoi idoli, sono già nel dimenticatoio, se non morti. Non lo capisci, e semmai continui a ripetere una vecchia battuta di Troisi, o di De Crescenzo, e però spesso l’interlocutore non ride, e non perché sia cambiata intanto la comicità (anche se), proprio perché può succedere che chi hai di fronte non sappia chi sia Troisi.

Inizia piano, un giorno per volta, mentre sei impegnato in altro, con la vita che va a cento all’ora, il figlio che cresce e divora ogni interstizio, il matrimonio da tenere in piedi, il lavoro che è presente e pressante come mai. Inizia una sera come tante, sei in gruppo, ridi e scherzi, sorseggi birra, sei sereno, capita di fare un conteggio d’età per capire chi deve iniziare il gioco, e tra venti al tavolo t’accorgi d’essere il più vecchio, e che il tizio simpatico al tuo fianco col quale disquisisci da mezz’ora è nato nell’agosto dell’86, veniva cioè al mondo mentre tu eri dinanzi alla televisione a tifare per Maradona ai mondiali del Messico. Capisci che manco lo ha visto giocare lui Maradona, diamine, se non nei filmati di un tempo. E che hai più da dirti con uno che non ha mai visto giocare Maradona dal vivo?

Una riflessione semiseria su ciò che siamo noi cinquantenni di oggi, un confronto divertente e stimolante tra generazioni per provare a capire tutti insieme se il mondo sta migliorando o peggiorando. Una lunga conversazione nella quale, tranquilli, non ascolterete mai la frase “Ai miei tempi”.

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