E’ di due morti e 13 feriti, di cui 7 minori, alcuni dei quali in condizioni serie, il bilancio del crollo del ballatoio nella Vela Celeste nel quartiere di Scampia a Napoli, avvenuto intorno alle 22,30 di ieri. Sono i dati forniti dalla prefettura di Napoli. I Vigili del Fuoco avrebbero escluso che ci siano ancora persone sotto le macerie.
A cedere è stato un ballatoio del terzo piano, che ha coinvolto nella caduta i ballatoi del secondo e del primo piano.
La prima vittima rimasta sotto le macerie un 28enne, R.A., lavorava in una macelleria. Alcuni feriti gravi sono dei bambini trasportati in ospedale con delle auto private. Ad essere coinvolte altre persone, già trasferite in ospedale.
Gli equipaggi del 118 intervenuti sul posto hanno trasportato i feriti in codice rosso in diversi ospedali cittadini, al Cardarelli, all’Ospedale del Mare e al Cto. Un bambino è stato trasportato in codice rosso pediatrico all’ospedale Santobono.
Intorno alle 22:30 un boato, distintamente udito dai residenti, avrebbe di poco anticipato il cedimento. Sul posto Polizia, Carabinieri, militari dell’Esercito, Vigili del Fuoco e una decina di ambulanze. Presenti anche agenti della Polizia Municipale. I soccorsi sono ancora in corso: si scava ed al contempo si cerca di mettere in sicurezza l’area.
Tante le persone accorse dalle altre Vele, dai palazzi dei lotti adiacenti e c’è chi è arrivato in auto anche da altri quartieri e paesi limitrofi: tutti hanno in mano un cellulare per cercare di contattare parenti e conoscenti che mancano ancora all’appello.
Volontari e personale sanitario, assieme alle forze dell’ordine, sono stati impegnati ad evacuare lo stabile. L’intera Vela celeste si presenta transennata da lamiere che delimitano l’area di un cantiere dove sono in corso lavori idrici e fognari.
I Vigili del Fuoco hanno concluso l’evacuazione con l’autoscala dei piani alti e, insieme alla Polizia, stanno conducendo rilievi sul posto.
Subito dopo il crollo molta gente impaurita si è riversata in strada: famiglie con bambini in lacrime o addormentati, anziani e giovani camminano abbracciandosi e aggiornandosi. Qualcuno è medicato sul posto. Diverse le persone che hanno avuto dei malori.
La Procura della Repubblica di Napoli aprirà un’indagine sulle cause del crollo. Non si esclude alcuna ipotesi, la più accreditata è quella di un cedimento strutturale ma per avere la certezza occorrerà portare a termine le verifiche da parte dei Vigili del Fuoco.
Il prefetto Michele Di Bari ha convocato una riunione in Prefettura a Napoli per il coordinamento dei soccorsi.
La Vela Celeste è una delle ultime rimaste in piedi a Scampia dopo l’abbattimento effettuato in precedenza delle altre Vele deciso per dare una sistemazione più dignitosa ai residenti. Ad aprile scorso è stato annunciato il piano di rigenerazione urbana dell’amministrazione Manfredi relativo alle Vele di Scampia con i lavori di riqualificazione della Vela B (la cosiddetta ‘Vela Celeste’) con uno stanziamento di circa 18 milioni di euro all’interno del Piano Periferie.