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Tropical Dance Scafati: numeri da record per la scuola di balli caraibici. Il prossimo anno saranno dieci candeline

Tropical Dance Scafati: numeri da record per la scuola di balli caraibici. Il prossimo anno saranno dieci candeline

Una realtà ben consolidata da anni, un vero e proprio gioiellino per la città di Scafati e tutto l’interland vesuviano, creato dai maestri Luigi Rapoli e Ilaria Mosiello che nel 2015 decisero di fondare la loro scuola di balli caraibici che ad oggi conta quasi 150 allievi.

Nel corso degli anni la Tropical Dance di Scafati, con impegno, studio e dedizione ha permesso ai propri allievi di esibirsi nelle manifestazioni più importanti del panorama caraibico italiano.

Conosciamo però più da vicino questa realtà, ascoltando le voci dei protagonisti principali.

“Luigi e Ilaria, come vi siete avvicinati da giovanissimi a questo mondo e successivamente da chi è partita l’idea di fondare la scuola? Entrambi già studiavamo queste discipline quando ci siamo conosciuti – afferma Luigi – io affascinato da questo mondo, ho iniziato per passione direttamente con le danze caraibiche. Ilaria, invece, ha iniziato da piccola con le danze liscio unificato, standard e latino americano a coppia e infine, arrivata in classe A, si è poi avvicinata ai balli caraibici. L’idea di questo progetto è nata nel 2015, grazie alla guida del nostro insegnante Paolo Citro, creatore con suo padre Enzo, delle sedi Tropical Dance di Salerno e Cava de’ Tirreni. Ci disse che come allievi ci eravamo particolarmente distinti, dal momento che investivamo di continuo nella formazione e, secondo lui, eravamo pronti a dar vita ad una nuova sede e fu così che è nata la nostra sede a Scafati – Una scuola che anno dopo anno è cresciuta sempre di più e oggi conta quasi 150 allievi – Il ballo è la nostra più grande passione – afferma Ilaria – e uno dei nostri segreti è la continua formazione. Le classi sono innovative e cerchiamo di mantenere sempre alto l’interesse dei partecipanti, spaziando su più stili di ballo: salsa portoricana, salsa cubana, bachata e lady style. Tutto questo permette ai nostri allievi di avere una formazione completa accompagnata in primis da una grande dose di divertimento – Dopo un anno ricco di lezioni e tanti eventi, arriva il momento dello spettacolo di fine anno, dietro al quale c’è tantissimo lavoro – Quello dello spettacolo è un momento caratterizzato dal duro lavoro e forse proprio per questo, siamo una delle poche scuole a prepararlo. Si parte con la selezione musicale, la creazione dei mix e delle coreografie, per finire con la selezione degli abiti e delle acconciature adatte poi ai diversi gruppi e il tutto, sulla base di quanto studiato nel corso dell’anno. I due mesi antecedenti a questo evento sono molto intensi ma nonostante le molteplici difficoltà e imprevisti che non mancano mai, riusciamo sempre a dar vita a un grandissimo spettacolo come lo è stato soprattutto quest’anno al Mascalzone Latino di Salerno e al Fantasy di Castellammare di Stabia, rispettivamente il 25 e il 28 Giugno – Tutto ciò è anche possibile grazie ai tanti ragazzi dello staff, ingranaggi fondamentali di questa grande macchina – Per lavorare bene con un gran numero di persone, di tutte le età e di tutti i livelli, bisogna avere un buon team. Noi l’abbiamo creato partendo davvero dalle basi e ci sono comunque voluti un bel po’ di anni. Ci affidiamo a ragazzi di cui conosciamo benissimo la loro formazione, sono persone che hanno iniziato con noi dal primo giorno e sanno quali sono i valori e le basi per poter fare bene. Ognuno di loro ha un ruolo diverso e tutti sono importanti per poter offrire un servizio di qualità. La maggior parte, inoltre, ha studiato anche con grandi artisti e continuano ad investire nella loro formazione – Per concludere poi, uno sguardo rivolto al prossimo futuro – Daremo sempre spazio a coloro che ripongono fiducia in noi e che ci seguono costantemente, parliamo così perché nella maggior parte dei casi, la vita di un salsero ha una durata di massimo tre anni. Fino ad oggi abbiamo lavorato a project solo al femminile, quest’anno invece abbiamo in mente di lavorare anche a qualche project di coppia. Il resto è work in progress”.

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