Giungono ancora belle notizie dall’Ospedale Evangelico Villa Betania di Napoli: il presidio, di cui avevamo già scritto a gennaio in occasione della bella iniziativa organizzata per l’epifania, ha emesso un comunicato stampa che parla di una significativa innovazione per il reparto di ortopedia. L’ospedale ha infatti introdotto il servizio di fisioterapia in reparto: uno sviluppo importante, che si propone non soltanto di fornire ai pazienti un’assistenza riabilitativa completa e di alta qualità di cui usufruire direttamente in ospedale, ma anche di arginare concretamente il problema della migrazione sanitaria.
Il direttore generale, Vincenzo Bottino, è intervenuto evidenziando l’importanza di questa iniziativa. Parlando della novità come un’effettiva risoluzione di un problema che affligge il sistema sanitario campano, il direttore ha affermato: “L’iniziativa è volta a garantire una presa in carico complessiva a livello riabilitativo. L’attivazione della fisioterapia, completamente a carico dell’ospedale, rappresenta una delle risposte concrete per contrastare la migrazione sanitaria verso altre regioni, offrendo ai nostri pazienti un’assistenza completa e di alta qualità direttamente nel nostro ospedale”.
Vantaggi non da poco, per un reparto che supera i 1000 interventi l’anno
L’attivazione della figura del fisioterapista in reparto rappresenta una novità significativa per l’Ospedale Betania, che potrà così assicurare ai pazienti trattamenti appropriati e immediati, con un importante margine di miglioramento nei tempi di recupero, oltre che nella qualità della vita post-intervento. Novità non di poco conto, per un reparto che effettua circa 1.400 interventi all’anno, dei quali oltre 500 interventi di chirurgia protesica del ginocchio, della spalla, della caviglia e di piccole articolazioni come polso e dita.
La giusta conclusione del percorso terapeutico: le parole del primario di ortopedia
“Tutti questi pazienti necessitano di varie figure professionali, dagli infermieri agli anestesisti, e ora finalmente possiamo includere anche il fisioterapista – continua Negri – Questo permette alla persona appena operata di iniziare la fisioterapia direttamente in reparto e di essere in grado di mettersi in piedi e camminare entro 12-24 ore dall’intervento. Per noi questa è la conclusione di un percorso in cui il paziente viene seguito dall’inizio alla fine.”
Anna Rega
