Tentato omicidio a Napoli, arrestato un 16enne: “Non volevo ucidere”

"Non volevo ucciderlo, non so perché ho combinato questo guaio", continua a ripetere anche al suo avvocato, la penalista Mariangela Covelli

Tentato omicidio a Napoli, arrestato un 16enne:

Oggi, la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in Istituto di Pena Minorile nei confronti di un indagato di anni 16. Il ragazzo è gravemente indiziato dei reati di tentato omicidio, porto e detenzione di arma comune da sparo tutti aggravati anche dalle modalità mafiose previste dall’articolo 416 bis comma 1 del codice penale. A diffondere la notizia una comunicazione della Questura di Napoli su delega del Procuratore per i Minorenni di Napoli.

Il provvedimento cautelare compendia gli esiti delle indagini condotte da questa Squadra Mobile e dal Commissariato Montecalvario in relazione al ferimento a colpi d’arma da fuoco di un altro minorenne avvenuto il 26 giugno 2024.

In quell’occasione, a seguito di una lite scaturita da futili motivi nella centrale piazza Carità, l’indagato avrebbe esploso diversi colpi d’arma da fuoco all’indirizzo della vittima. I colpi hanno provocato gravi lesioni al bacino ed agli arti inferiori che avevano comportato il ricovero della vittima in prognosi riservata.

L’evento è da ricondurre ad un dissidio tra giovani appartenenti allo stesso contesto criminale; infatti, entrambi sono da considerarsi contigui alla famiglia criminale dei Mazzanti erede dell’estinto clan Terracciano-Equabile dominante dagli anni ‘90 agli inizi 2000 nella porzione di quartiere denominata le chianche, ovvero i vicoli a ridosso di piazza Carità che si estendono fino a via Pasquale Scura.

Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

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