Torre Annunziata, raid in spiaggia al Lido Azzurro. Arrestato 18enne legato ai Gionta

Fermato in serata dagli agenti di Polizia uno dei sicari che seminò il panico in spiaggia, venerdì scorso

Fermato in serata dagli agenti di Polizia uno dei sicari che seminò il panico in spiaggia, venerdì scorso, al Lido Azzurro a Torre Annunziata. Si tratta di Salvatore D’Acunzo, un 18enne, accusato di tentato omicidio, strage e porto d’armi a cui si aggiunge l’aggravante dell’associazione mafiosa. Il commando criminale fece irruzione all’interno dello stabilimento balneare, seminando il panico.

La solta alle indagini ad una settimana dal raid armato che ha riportato una cappa di paura tra i cittadini torresi che hanno rivisto armi e agguati in pieno giorno tra la gente. L’arresto del 18enne è stato possibile a conclusione di un’operazione congiunta tra Carabinieri e Polizia di Stato.

Le immagini del giovane registrate dalle telecamere presenti in zona. Nelle prossime ore, l’indagato sarà sottoposto ad interrogatorio e dovrà spiegare i motivi del raid e magari riferire il nome del complice.

Ad originare il tremendo fatto di cronaca al Lido Azzurro sarebbe stata, apparentemente, una lite per futili motivi tra giovani coetanei. Ma le giovani leve della criminalità torrese non riconoscono più il valore di gesti ed azioni tanto eclatanti, ed è per questo che forse sono più pericolosi. Poco dopo il contrasto nel Rione Penniniello si sarebbero dunque presentati con fucile e pistola in spiaggia, davanti a mamme e bambini: l’unica intenzione, quella di eliminare il bersaglio, che però riuscì a sfuggire.

Sulla vicenda continuano le indagini guidate dalla Direzione Distrettuale Antimafia. Gli investigatori proveranno ad individuare al più presto e ad arrestare il secondo componente del commando.

Intanto, ieri, a Torre annunziata si è tenuto il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal Prefetto di Napoli, Michele Di Bari. Il primo cittadino oplontino, Corrado Cuccurullo ha sollecitato il potenziamento delle unità di polizia urbana. Presenti tre delegati in rappresentanza delle decine di comitati locali che chiedono l’istituzione della consulta delle associazioni.

Infine, la decisione di abbattere Palazzo Fienga l’ex fortino del clan Gionta, per il quale c’è già un finanziamento di oltre 12 milioni di euro.

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