Droga e spaccio, ricostruito il sistema delle “mesate” a Marano di Napoli: 18 arresti

Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Napoli, sezione riesame, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia (Dda), e ha coinvolto 18 persone, di cui 11 sono state sottoposte alla custodia cautelare in carcere e 7 agli arresti domiciliari

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I Carabinieri della Compagnia di Marano di Napoli hanno portato a termine un’importante operazione contro lo spaccio di sostanze stupefacenti, eseguendo una serie di arresti che hanno colpito duramente un’organizzazione criminale attiva nella zona. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Napoli, sezione riesame, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia (Dda), e ha coinvolto 18 persone, di cui 11 sono state sottoposte alla custodia cautelare in carcere e 7 agli arresti domiciliari.

Droga e spaccio, ricostruito il sistema delle “mesate” a Marano di Napoli

L’indagine, avviata diversi mesi fa, ha permesso di smantellare una rete di spaccio che operava principalmente a Marano di Napoli e nei comuni limitrofi. L’organizzazione, ben strutturata, era dedita alla distribuzione di droga in diverse località della Campania e si avvaleva di una serie di affiliati che operavano nelle diverse “piazze” di spaccio. Ogni affiliato riceveva una “mesata”, una sorta di stipendio mensile, come retribuzione per l’attività illecita svolta.

18 arresti, il blitz dell’Antimafia

Il provvedimento cautelare eseguito dai Carabinieri rappresenta un passaggio cruciale nell’indagine, che ha visto l’attuazione di diverse misure di sicurezza per garantire il buon esito dell’operazione. Sebbene la maggior parte degli indagati sia stata arrestata, alcune persone sono ancora ricercate attivamente dalle forze dell’ordine.

La Corte di Cassazione ha recentemente respinto i ricorsi presentati dagli indagati, rendendo definitiva l’ordinanza cautelare. Tuttavia, è importante ricordare che i destinatari del provvedimento sono ancora considerati presunti innocenti fino a una sentenza definitiva. L’operazione è stata possibile grazie alla stretta collaborazione tra i Carabinieri e la DDA, che ha coordinato l’intera indagine con l’obiettivo di colpire al cuore l’organizzazione criminale.

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