Un tentativo di rapina in banca degno di un film è stato sventato dai Carabinieri a Castellammare di Stabia. Gli uomini dell’Arma, in collaborazione con il personale della Gori (Gestione Ottimale Risorse Idriche), hanno scoperto un tunnel sotterraneo scavato da ignoti, diretto verso il caveau di una filiale bancaria situata in corso Alcide De Gasperi.
L’intervento delle forze dell’ordine è avvenuto dopo che sono stati notati movimenti sospetti nella zona. Il tunnel, che era stato scavato partendo da una porzione della rete fognaria adiacente alla banca, aveva come obiettivo il caveau, dove si trovano depositati ingenti somme di denaro e oggetti di valore.
Castellammare, la banda del buco voleva entrare nel caveau della banca
Secondo quanto emerso dai primi sopralluoghi, il tunnel era stato realizzato con una certa perizia, utilizzando attrezzature specifiche per lo scavo e materiali che ne garantivano la stabilità. Lungo il percorso sono stati trovati strumenti da scavo e materiali di supporto, successivamente sequestrati dai Carabinieri per le indagini.
La scoperta del tunnel ha permesso di evitare un colpo che avrebbe potuto avere conseguenze economiche gravissime. I Carabinieri della stazione di Castellammare di Stabia, dopo aver ricevuto la segnalazione, sono intervenuti prontamente sul posto insieme ai tecnici della Gori, che hanno fornito il supporto necessario per ispezionare la rete fognaria e individuare il percorso del tunnel.
Scoperto il tunnel dai Carabinieri
Il tunnel, che si estendeva per diversi metri sotto terra, è stato successivamente tombato per prevenire ulteriori tentativi di utilizzo. Gli investigatori hanno avviato un’indagine approfondita per risalire agli autori dello scavo, analizzando ogni dettaglio e materiale sequestrato per raccogliere indizi utili a identificare i responsabili.
L’operazione dei Carabinieri non si è conclusa con la scoperta del tunnel. Sono in corso accertamenti per individuare tutti i possibili complici coinvolti nel tentativo di rapina. Gli inquirenti stanno valutando le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona e interrogando i residenti per cercare di raccogliere ulteriori testimonianze.