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Camorra: tentata estorsione a imprenditore di Scafati, tre misure cautelari

Avrebbero tentato di estorcere una somma tra 50mila e 250mila euro a un imprenditore di Scafati, arrestati tre uomini del clan Fontanella. I tre si sarebbero presentati più volte in azienda minacciandolo verbalmente. Per questo motivo, tre uomini sono stati arrestati nell’ambito di un’indagine della Direzione distrettuale antimafia di Salerno.

I carabinieri del Gruppo Carabinieri di Torre Annunziata hanno eseguito un’ordinanza del gip di Salerno che applica la misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di Francesco Sorrentino, 50 anni a ottobre, Gioacchino Fontanella, 57 anni, e Nicola Mendola, 52 anni. I tre sono indagati, in concorso tra loro, per tentata estorsione aggravata dal metodo e dalla finalità mafiosa di aver agevolato il sodalizio camorristico dei “Fontanella”, operante nella zona di Sant’Antonio Abate.

Il provvedimento cautelare, richiesto dai pm della Dda salernitana, è stato eseguito presso le carceri di Spoleto, Napoli-Secondigliano e Salerno, dove gli indagati erano già detenuti.

Il tutto è scaturito da una attività d’indagine condotta dai militari dell’Arma del Nucleo investigativo di Torre Annunziata e avviata dopo la denuncia presentata dall’imprenditore.

Così, gli investigatori hanno ricostruito che i tre indagati avrebbero tentato di estorcere all’imprenditore l’ingente somma di denaro. Per gli inquirenti, la tentata estorsione sarebbe stata posta in essere “con il cosiddetto metodo mafioso – si legge in una nota della Procura di Salerno – e con la finalità di imporre e accrescere il prestigio criminale del clan ‘Fontanella’, operante nel territorio”.

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