Nurse consoling senior woman holding her hand

Si è presentato ieri dai Carabinieri a Caserta, accompagnato dai suoi avvocati, Antonio Daniele e Gennaro Romano, per autodenunciarsi della morte di quattro anziani che accudiva. Le quattro vittime erano pazienti oncologici e l’uomo avrebbe arbitrariamente aumentato il dosaggio dei farmaci antitumorali, di sedativi e antidolorifici, fino a causargli la morte “per porre fine alle loro sofferenze”.

Mario Eutizia, 48enne di Napoli, è stato sottoposto a decreto di fermo, emesso dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, per il reato di omicidio aggravato e portato nel carcere “Francesco Uccella” di Santa Maria Capua Vetere.

Nei panni di ‘angelo della morte’ sentiva di realizzare la sua missione: “l’ho fatto per pietà”

L’ho fatto per portarli dolcemente alla morte, per compassione e misericordia cristiana e perché erano malati e soffrivano“, ha spiegato il 48enne al pubblico ministero Annalisa Imparato, cui ha raccontato di aver somministrato agli anziani assistiti dosi massicce di farmaci sedativi come il Talofen e il Trittico, fino a quattro volte in più di quelle prescritte. Farmaci che lui stesso conosceva bene perché li assumeva, essendo paziente oncologico proprio come i suoi assistiti. Come loro dunque soffriva, e proprio quella sofferenza – ha spiegato – non riusciva più ad affrontarla e a sopportarla. “Ho deciso di confessare per essere aiutato a non uccidere più, perché potrei continuare a farlo, essendo consapevole di non poter reggere ad una sofferenza tale“, ha detto al pm, vestendo i panni di un vero e proprio “angelo della morte“, una veste nella quale provava “profonda gratitudine e realizzazione”, mosso da una presunta “misericordia cristiana“.

Godeva della massima fiducia dei familiari

Il 48enne ha raccontato di aver sempre goduto della fiducia dei familiari delle persone che assisteva, di averne curate decine negli anni, e che per questo aveva potuto somministrare senza essere visto le dosi eccessive di farmaci alle quattro vittime. Il sospetto, ora, è che vi possano essere altre vittime di cui non ha parlato, classificate come morti naturali.

Eutizia ha fornito i dati anagrafici di due vittime: Luigi Di Marzio, 88enne morto a Casoria a dicembre 2023, e Gerardo Chintemi, 96enne morto a Vibonati (Salerno) nel marzo di quest’anno.

La confessione ieri mattina quando Eutizia ha chiamato i Carabinieri per “essere aiutato a non uccidere più”

La vicenda è venuta alla luce ieri, quando Eutizia, da piazza Sant’Anna a Caserta, ha contattato i carabinieri, dicendo loro di voler confessare alcuni omicidi. La pattuglia dell’Arma si è portata sul posto e ha accompagnato Eutizia al Comando provinciale di via Laviano, dove il 48enne ha riferito ciò che aveva fatto, partendo dal 2014, quando era a Latina e aveva assistito in diversi periodi due anziani gravemente malati. I carabinieri hanno provato a fare veloci ricerche ma al momento l’identità delle due vittime laziali non è stata accertata.

In tutti i casi, la morte degli anziani era stata ritenuta naturale e compatibile con lo stato di salute degli stessi, considerata l’età e le numerose patologie invalidanti, e non è stato così eseguito alcun esame che potesse far luce sulle cause della morte. La versione dell’arrestato è al vaglio della procura di Santa Maria Capua Vetere che ha ascoltato anche i famigliari delle ultime due vittime.

Numerosi i precedenti. Anche il furto dell’auto di uno degli ultimi anziani uccisi

Dagli accertamenti eseguiti dai Carabinieri al momento della sua autodenuncia è emerso che il 48enne ha numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, come truffa, furto e danneggiamento; inoltre è stato denunciato in stato di libertà per il furto dell’auto di uno degli anziani di cui ha confessato l’omicidio, furto avvenuto dopo la morte di quest’ultimo.

“Siamo in attesa che la procura termini le proprie indagini per fare chiarezza su questa vicenda” ha spiegato l’avvocato Antonio Daniele. Il nostro assistito si è costituito ed stato estremamente collaborativo spiegando il perché della sua condotta. Alla luce di quello che emergerà faremo le valutazioni del caso”.

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