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Debutto vincente della Sarnese che di fronte al proprio pubblico travolge il Savoia

Il Felice Squitieri di Sarno ribolle in ogni senso. Il sole feroce di agosto martella implacabilmente gli atleti in campo e gli spettatori sulle gradinate, ma non riesce a fiaccare gli uni nè gli altri perchè alla fine della contesa sarà trascorso un bellissimo pomeriggio di sport con protagoniste due tifoserie appassionate e correttissime e due squadre che si affronteranno con impegno ed agonismo impeccabili.

In particolare giungono a Sarno circa 1000 tifosi al seguito dei bianchi oplontini; se non è un record, di certo è un numero impressionante data la caratura della competizione e l’ora della parttita (16,00), invero abbastanza discutibile.

La Sarnese di Massimo Agovino si schiera con un 4-2-3-1 con Pezzi e Callegari coppia centrale mentre Lagzir, Iannone e Bonfiglio supportano il puntero Lautaro Fernandez. Il marocchino Soufiane Lagzir, in particolare, risulterà essere una spina nel costato di Sasà Campilongo per tutta la partita.

Mister Campilongo deve reinventare due terzi del centrocampo privo com’è di 3 titolari (Celi, Sellaf, Mengoli) e si dispone sul terreno di gioco con il consueto 4-3-3 nel quale Crivellini affianca Orta in difesa, Russo e Della Vecchia sono le mezzeali e Maniero è assistito da Cavallo e Wissam.

Piccola curiosità statistica, gli under per i bianchi sono tutti classe 2006.

Il Savoia parte bene e fa la partita. Le trame sono di prima, molto gradevoli, tutte ben orchestrate dal  talentuoso play Bezzon ( anno 2002) che è dotato di tecnica sopraffina e visione di gioco maestosa.

Il gioco si sposta agevolmente da destra a sinistra alla ricerca del varco giusto. Gli esterni Cavallo e Wissam sono bene imbeccati e messi spesso nella condizione di tentare l’uno contro uno contro il rispettivo avversario per creare superiorità numerica e piazzare la palla giusta per il marpione Maniero. Il predominio dei bianchi (oggi in completo azzurro Savoia) dura circa venti minuti, poi la vecchia volpe Agovino capisce l’antifona e taglia i viveri ai bianchi ravvicinando tantissimo le linee di centrocampo e difesa, in tal modo evitando di concedere ai torresi quella profondità di manovra che era stata costante causa di pericolo per la retroguardia granata.

Il gioco prosegue in perfetto equilibrio per la restante parte del tempo sino a quando, al minuto 46, la Sarnese si porta in vantaggio. Azione insistita sulla destra sarnese e palla rinviata alla evviva il parroco dal terzino under Onda che la sparacchia frettolosamente verso il centro del campo dove viene raccolta dal capitano Uliano che se la accomoda in corsa e spara un missile terra aria all’incrocio dei pali alla destra dell’incolpevole D’Agostino, il cui tuffo plastico conferisce ulteriore dignità alla prodezza del sarnese.

I bianchi rientrano dall’intervallo molto carichi e con due volti nuovi: il nuovo Guifo Bogne e l’esterno classe 2005 Di Guida che prendono il posto rispettivamente di Crivellini (che non aveva affatto demeritato) e di Wissam che invece era stato tra i meno brillanti della sua squadra non avendo fornito alcun contriibuto degno di nota, anzi risultando involuto e privo del guizzo necessario per saltare anche solo una volta il diretto avversario.

La falsariga sembra essere quella del primo tempo ed i bianchi disputano un altro quarto d’ora da leoni, dopo quello della prima frazione. Si fanno minacciosi con un gioco avvolgente e sprecano due ottime chances con Maniero e Di Guida che non trovano l’appuntamento con la rete su palle messe dalla corsia di destra. Veramente clamorosa la chances sprecata dall’ala che riesce a non segnare a pochi passi dalla linea bianca.

Soprattutto gli oplontini fanno il diavolo a quattro per l’evidente fallo di mano di Uliano che blocca con il braccio destro l’ennesimo pallone piazzato da Cavallo. Arbitro impallato e primo assistente senza personalità negano il penalty.

Qui finisce la partita del Savoia e la Sarnese sale in cattedra. I bianchi accusano clamorosamente il caldo, Bezzon scompare dal campo e i suoi compagni, privi della qualità necessaria per sopperire al forfait del play, cedono di schianto lasciando la Sarnese padrona del campo.

I granata sono cinici e spietati e colpiscono quando fa più male ovvero nel momento migliore degli avversari. Autore del raddoppio al minuto 61 è Lagzir con una perla di rara bellezza. Riceve palla sulla trequarti destra, si accentra, mette a sedere Onda con una finta degna di Garrincha e deposita una pennellata a giro all’incrocio dei pali dove nesssun portiere al mondo sarebbe mai potuto arrivare.

Un numero di alta scuola che porta di diritto il fantasista marocchino sul gradino più alto del podio di MBP.

La Sarnese gestisce con grande intelligenza il doppio vantaggio e lascia correre a vuoto i bianchi che sono in evidente debito di ossigeno e la cui panchina è così carente da non proporre nessuna alternativa, non dico in grado di cambiare il corso della gara, ma nemmeno credibile.

Finisce così che al minuto 75 Iannone parta senza palla dalle rertovie e si involi a ricevere un eccellente assist che lo pone a tu per tu con D’Agostino, intuendo un varco clamorosamente concesso da Schiavi fuori posizione di una decina di metri. Il diagonale passa sotto il piede del portiere e si insacca, gonfiando per la terza colta la rete savoiarda.

Il resto della gara sono tentativi velleitari di un Savoia che da tempo non ne ha più fisicamente ed è fiaccato nel morale dalle ripetute segnature avversarie, mentre la Sarnese propone veloci ripartenze nelle praterie incustodite che si ritrova di fronte.

Alla fine della fiera la gara di oggi, prima ufficiale della stagione e giocata in condizioni meteo proibitive, ha dato utili indicazioni ad entrambe le compagini societarie.

La Sarnese ha una precisa identità di squadra tetragon, di categoria, con i giusti elementi nei ruoli chiave e bene allenata da uno dei tecnici più preparti della categoria. Potrà recitare un ruolo decoroso nella stagione a venire.

Al netto della tante assenze patite oggi, il Savoia è una squadra ancora in divenire perchè la linea green sposata dalla società, si può conciliare al dichiarato obiettivo di vincere, solo a patto di migliorare la qualità della rosa a disposizione di mister Campilongo. Molti elementi sono giovani calciatori in grado di ben figurare in categoria, anche in una squadra con obiettivi ambiziosi; altri sono (per ora) solo delle giovani promesse che potranno senz’altro crescere e dare un contributo importante in futuro ma che al momento non forniscono le giuste garanzie di afidabilità, tanto più in un contesto con dichiarate ambizioni.

Mancano ancora due settinmane alle gare che contano per davvero, con in palio tre punti pesanti per cui tempo ce n’è più che a sufficienza.

Tabellino

SARNESE – SAVOIA 3-0
Sarnese (4-4-2). Bonucci – Manuzzi, Callegari, Pezzi, Marini – Lagzir (81’ Bran), Vecchione (83’ Mancini), Uliano (72’ Maresca), Iannone – Bonfiglio (63’ Intinacelli), Fernandez (59′ Montini). A disposizione: Bufano,  Piantedosi, Panzera, Gasti. All: Agovino.
Savoia (4-3-3). D’Agostino – Schiavi, Orta, Crivellini (46′ Guifo Bogne), Onda – Russo (65’ Negro), Bezzon, Della Vecchia  (74’ Iadelisi) – Cavallo (83’ Paudice), Maniero, Wissam (46′  Di Guida). A disposizione: Santino, Bitonto, Passaro, Viotti. All: Campilongo.
Arbitro: Ambrosino di Nola
Assistenti: Lombardi (Chieti) e Cocciolone (L’Aquila)
Marcatori: 45+2 Uliano, 62’ Lagzir, 75’ Iannone.
Ammoniti: Calligari (S).
Recupero: 2’ e 4’.

Salvatore Curcio

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