Anna Cascone, di Santa Maria la Carità, parte per il Mozambico insieme a Medici con l’Africa Cuamm

Specializzanda in Pediatria, 29 anni, trascorrerà sei mesi a Beira affiancata da un medico Cuamm con esperienza

Anna Cascone, di Santa Maria la Carità, parte per il Mozambico insieme a Medici con l'Africa Cuamm

È il Mozambico la destinazione di Anna Cascone, 29 anni, di Santa Maria la Carità, in provincia di Napoli, specializzanda in Pediatria all’Università Tor Vergata di Roma. Dal 3 settembre trascorrerà un periodo di sei mesi a Beira, la seconda città del Paese dopo la capitale Maputo, grazie al progetto Jpo (Junior Project Officer) che permette agli specializzandi di fare un’esperienza in Africa riconosciuta nel loro percorso formativo di giovani medici.

«Da tempo avevo in mente di partire per l’Africa, ma con il passare degli anni è diventato un progetto più consapevole. Mi auguro di poter dare il mio contributo, di essere utile e di imparare e acquisire nuove competenze acquisendo anche più sicurezza nella professione – dice Anna -. In “valigia” metto tanto entusiasmo, ascolto e pazienza per integrarsi e fare del mio meglio».

In Mozambico, dove andrà Anna, Medici con l’Africa Cuamm è presente dal 1978. Oggi sono impegnati nel paese circa 300 operatori, distribuiti in diverse zone e in numerosi progetti nelle provincie di Sofala, Cabo Delgado, Maputo, Zambesia e Tete, a supporto di circa 40 strutture sanitarie.

A Beira, nella Provincia di Sofala, i medici del Cuamm lavorano per la salute materno-infantile nell’Ospedale centrale, che serve un bacino di 1.600.000 abitanti. Insieme garantiscono assistenza nei centri di salute urbani, svolgendo attività di prevenzione e trattamento dell’Hiv/Aids tra i giovani e le donne. Per sempre a Beira, dal 2004, il Cuamm collabora con l’Università Cattolica del Mozambico per formare i futuri medici nel loro paese natale, inviando medici docenti e raccogliendo fondi per sostenere economicamente gli studenti meritevoli, attraverso borse di studio. In questi anni, sono quasi 500 i medici mozambicani laureatisi a Beira, anche grazie al Cuamm.

Nel nord, al confine con la Tanzania, Medici con l’Africa Cuamm lavora nel distretto di Cabo Delgado, area tristemente nota per l’instabilità e gli scontri dei ribelli. Il numero di sfollati interni ha raggiunto l’allarmante cifra di più di 750.000 persone, su una popolazione di 1,2 milioni di abitanti. Medici con l’Africa Cuamm garantisce interventi di salute materno-infantile e fornisce assistenza medica di base agli sfollati. Mentre nell’area di Tete, il lavoro si concentra sull’ambito di salute sessuale-riproduttiva degli adolescenti.

Tre lunghi anni di pandemia hanno, poi, indebolito un già fragile sistema sanitario e registrato una significativa riduzione dell’accesso agli ospedali. A questo si aggiungono gli effetti della grave crisi globale che stiamo vivendo, i cambiamenti climatici, la speculazione energetica, le tante altre guerre dimenticate. La sfida è restare accanto alla popolazione africana nelle sue battaglie quotidiane, che diventano ogni giorno sempre più grandi. Per questo, per Medici con l’Africa Cuamm è ancora più importante dare continuità ai progetti e fornire assistenza sanitaria a chi ha più bisogno.

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