Nel pomeriggio di mercoledì, all’interno della Casa Circondariale di Poggioreale, un detenuto affetto da disturbo psichico diagnosticato all’ospedale di Torre del Greco dal quale era stato dimesso, ha aggredito un altro detenuto, anche lui affetto da problematiche psichiche, prima lanciandogli detersivo negli occhi e poi staccandogli e mangiandogli parte di un dito.

A raccontare l’episodio è il garante campano dei detenuti Samuele Ciambriello. ”Nel carcere di Poggioreale serve senza dubbio una struttura adatta all’accoglienza di detenuti affetti da disturbi psichici o almeno un’unità operativa dedicata con infermieri, assistenti sociali, tecnici della riabilitazione e psicologi. Sono più di duecento – spiega – i detenuti psichiatrici presenti nell’Istituto, una ottantina sono psicotici. Per curare la malattia mentale non occorre solo lo psichiatra, motivo per il quale anche in carcere, sono necessarie queste figure professionali, dunque una UOSD. Così come esiste un SerD Area Penale, che è uguale ad un SerD esterno, può esistere una Unità Operativa Semplice Dipartimentale di Salute Mentale in carcere”.

Nella Casa Circondariale di Poggioreale, ha ricordato Ciambriello, sono presenti 2.067 detenuti a fronte di una capienza regolamentare di 1.404 posti. Ci sono sicuramente più di 200 soggetti con disturbi psichici. Di questi almeno 80 sono affetti da psicosi.

“Al padiglione Firenze, tra i primari, – conclude il garante campano dei detenuti – ci sono soggetti affetti da psicosi, così anche al Livorno sinistro, al padiglione Salerno e Roma. Non c’è diritto alla salute senza salute mentale”.

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