Pollena Trocchia: plesso Viviani, a breve il trasferimento dalle strutture modulari alla nuova scuola

Al via l'anno scolastico che segnerà il definitivo "rientro a casa" degli alunni della Viviani

Pollena Trocchia: plesso Viviani, a breve il trasferimento dalle strutture modulari alla nuova scuola

Il nuovo anno scolastico porterà con sé il definitivo trasferimento degli alunni frequentanti il plesso Viviani dalle strutture modulari che li hanno ospitati negli ultimi anni alla scuola di via Fusco, interessata da profondi e fondamentali lavori di riqualificazione ed efficientamento energetico.

Ma il trasferimento, a differenza di quanto previsto e per motivi non imputabili alla volontà dell’Amministrazione Comunale di Pollena Trocchia, bensì causati dalla ditta che sta svolgendo gli interventi, non sarà concomitante all’inizio del nuovo anno scolastico: sarà infatti differito di qualche settimana, ossia del tempo necessario per completare i lavori alla scuola.

«Un ulteriore sforzo per l’imprevisto ma breve prolungarsi dei disagi e poi finalmente gli alunni del nostro territorio iscritti alla scuola secondaria di I grado, quella che un tempo si chiamava scuola media, potranno “ritornare a casa” e frequentare una scuola moderna e all’avanguardia, sicura, funzionale e bella come mai prima di questo momento è stata» hanno annunciato a una voce il sindaco di Pollena Trocchia Carlo Esposito e l’assessore alla pubblica istruzione Arturo Cianniello.

«L’inizio del nuovo anno scolastico sarà affrontato dagli alunni nelle strutture modulari di via Vasca Cozzolino, strutture dotate di ogni comfort e pienamente funzionali che hanno ospitato l’intero anno scolastico scorso.

Contemporaneamente saranno ultimati gli interventi, finanziati con ingenti risorse sovracomunali, per la trasformazione della Viviani da edificio efficientato a struttura ad energia quasi zero. Il Comune, dal canto proprio, avvierà le procedure per applicare la penale prevista dal contratto per i giorni di ritardo con i quali la ditta affidataria riconsegnerà l’immobile all’Ente e, quindi, alla comunità cittadina tutta» hanno concluso Esposito e Cianniello.

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