Pompei Capitale della Cultura 2027: il patto con il territorio – FOTOGALLERY –

Lo Sapio “bisogna unire le forze di tutti per realizzare programmi di alto profilo, non ci si può trincerare nei propri confini ma bisogna guardare oltre

L’incontro con i sindaci gli enti e le associazioni, ieri mattina nell’aula consiliare di Palazzo De Fusco 

Con la benedizione di monsignor Tommaso Caputo, Pompei si è candidata con l’ambizione di valorizzare un territorio molto ampio che vada oltre i confini comunali e tocchi l’area metropolitana di Napoli e la provincia di Salerno, oltre 80 comuni dalla fascia costiera all’entroterra e diversi enti a partire dal Parco archeologico pompeiano alle Unioni degli industriali dei due capoluoghi di provincia, fino al Parco nazionale del Vesuvio.

Lo Sapio: “Unire le forze di tutti per realizzare programmi di alto profilo”

Il sindaco della città mariana Carmine Lo Sapio ieri mattina ha chiamato a raccolta i rappresentanti istituzionali, oltre a diverse associazioni del territorio, per chiedere la partecipazione non solo formale alla designazione della sua città, con l’atto di giunta dei singoli comuni da allegare al dossier da presentare entro fine settembre, ma una convinta adesione sostanziale al programma di iniziative che sarà allegato alla domanda di candidatura.

Per il sindaco Lo Sapio “bisogna unire le forze di tutti per realizzare programmi di alto profilo, non ci si può trincerare nei propri confini ma bisogna guardare oltre. È quello che stiamo provando a fare consentendo a tutti i comuni limitrofi di beneficiare dei visitatori che raggiungono la nostra città. Solo così l’economia si sviluppa su tutta la Campania”.

Andreina Esposito: “Una città più accogliente, inclusiva e sostenibile”

Andreina Esposito, vicesindaco e assessore con delega all’Unesco, ha spiegato come la candidatura coinvolga tre realtà fondamentali di Pompei: la città moderna, gli Scavi archeologici e il Santuario. “Lavorando in sinergia, queste tre realtà possono garantire la riuscita di quella che a noi, in questo momento, appare un’impresa”, ha affermato Esposito. Tra i progetti previsti nel dossier, spicca «Luci e Santità», un’iniziativa che illuminerà la città dal centro del Santuario fino alle periferie, abbattendo i confini e creando un senso di inclusione e unità tra i cittadini.

Grandi Opere e Inclusività

Esposito ha inoltre annunciato l’intenzione di portare a Pompei le opere dei grandi artisti, non solo italiani come Caravaggio e Tiziano, ma anche internazionali come gli impressionisti. “Cercheremo di fare in modo che chi arriva a Pompei trovi una città più accogliente, inclusiva e sostenibile”, ha spiegato. Il progetto ha già ricevuto un coro unanime di consensi e ha visto l’adesione entusiasta del Consorzio Cethegus.

Il Ruolo del Consorzio Cethegus

Leonardo Valle, CEO di Cethegus, ha elogiato il fermento presente in città e ha evidenziato come Pompei non candidi solo se stessa, ma un’intera area, facendo in modo che i suoi tesori diventino un volano per lo sviluppo dell’intero territorio. “È il momento di trainare i territori all’interno di dinamiche di sviluppo complesse”, ha dichiarato Valle, sottolineando che il progetto si basa su una grande rigenerazione urbana a vantaggio dei cittadini e dei turisti, in linea con il programma Next Generation Europe.

Un Contesto Più Ampio

Valle ha osservato che finora il grande tempio del cattolicesimo mondiale e gli Scavi vivevano nelle proprie sfere di competenza. “Con la candidatura scelgono di far parte di un contesto molto più ampio”. Le città che aderiranno al partenariato, invece, potranno beneficiare di visibilità e risorse per i loro eventi. “Proporremo ai turisti nazionali e internazionali e ai residenti decine di eventi al giorno“, ha concluso Valle.

Il supporto alla candidatura dal direttore del Parco Acheologico, Gabriel Zuchtriegel

Il progetto ha ricevuto il pieno sostegno di Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco archeologico di Pompei, che ha dichiarato: “Al pari della capitale d’Italia che è Roma e di quella economica che è Milano, qui c’è la capitale dell’archeologia perché da 270 anni avvengono scoperte e ricerche”. Zuchtriegel ha sottolineato come gli Scavi abbiano dato molto in termini di cultura, innovazione e visione.

L’importanza del Vesuvio

Raffaele De Luca, presidente del Parco nazionale del Vesuvio e sindaco di Trecase, ha ricordato che gli Scavi esistono grazie al disastroso evento del vulcano, che ha plasmato la storia dei territori. “Mettiamo a disposizione la nostra struttura e la nostra forza a sostegno del progetto di Capitale della Cultura”, ha affermato De Luca.

Il supporto dell’Industria Turistica

Michelangelo Lurgi, rappresentante dell’Unione Industriali di Salerno e capo del Gruppo turismo, ha espresso la sua condivisione dell’iniziativa, definendola una grande sfida e una grande opportunità per l’economia locale. “Bisogna fare economia ragionando su un’area vasta”, ha concluso Lurgi.

Con un progetto che promette di trasformare Pompei in un faro di cultura e innovazione, la città si prepara a un percorso che potrebbe portarla a diventare la Capitale Italiana della Cultura 2027, offrendo ai cittadini e ai visitatori un’esperienza unica e indimenticabile.

Al fianco di Pompei anche il sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti

Tra i tanti sindaci ed amministratori intervenuti a ribadire il loro appoggio e la loro collaborazione, presente in aula consiliare a Palazzo De Fusco anche il sindaco della vicina Scafati, Pasquale Aliberti. Il primo cittadino scafatese ha puntato la sua attenzione sulla pianificazione urbanistica che dovrà tendere a rendere l’intero territorio vesuviano e costiero un’unica area ben organizzata con le diverse zone, i diversi comuni, complementari alla realizzazione di un progetto che miri all’ambita proclamazione di Pompei capitale della cultura 2027 che dovrà diventare il trampolino di lancio per l’economia e lo sviluppo dell’intera area dal ’27 in poi.

Il dossier con il programma di eventi va consegnato entro il 26 settembre.

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