Agguato in negozio barbiere a Scampia, 29enne ucciso a colpi pistola

Camillo Esposito, 29enne con precedenti di polizia, è stato freddato con 12 colpi da un uomo entrato nel negozio a volto coperto. L'agguato potrebbe essere l'epilogo di una guerra per il controllo delle piazze di spaccio

È stato ucciso mentre era dal barbiere, in via Ghisleri, a Scampia, quartiere della periferia nord di Napoli. La vittima Camillo Esposito, pregiudicato 29enne.

Erano più o meno le 23 quando all’interno del negozio è entrato un uomo, con il volto coperto, che ha freddato Esposito esplodendo con una semiautomatica, calibro 9, almeno 12 colpi prima di fuggire. Fuori, ad attenderlo, un’auto e un complice, pronti per la fuga.

L’ora era tarda ma, come da usanza, soprattutto nel fine settimana, i barbieri restano aperti fino a tardi. E proprio lì l’assassino aveva previsto di freddare la sua vittima.

La Squadra mobile di Napoli, guidata da Giovanni Leuci, sta indagando sull’omicidio di Esposito – questo il nome della vittima – 29enne con precedenti per rapina e porto abusivo di armi, per chiarire il contesto all’interno del quale è maturato l’omicidio.

Aveva appena 18 anni, Camillo Esposito, vittima dell’agguato, quando fu arrestato per tentata rapina proprio dalla Polizia, e sempre a Scampia, dopo aver provato la rapina dell’auto di una coppietta puntato al volto dei due fidanzati la pistola. Gli agenti, allertati da una telefonata, giunsero nei pressi del parcheggio della metropolitana in via Emilio Scaglione e notarono Esposito insieme ad un complice allora 17enne mentre tentavano il colpo a bordo di un’auto rubata la sera precedente.

Indagini in corso da parte della Squadra Mobile coordinata dalla Procura, che sta cercando di capire se il 29enne assassinato ieri avesse rapporti con la criminalità organizzata della zona. L’uomo aveva precedenti per reati contro il patrimonio ma non si esclude che possa essere rimasto vittima di un agguato di stampo camorristico.

Si segue anche la pista legata alla gestione dello spaccio di droga. L’attenzione dello Stato su Caivano ha fatto nuovamente migrare i pusher sulle storiche piazze di Scampia.

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