Ripristinare immediatamente il sistema di mitigazione delle acque piovane sui Monti Lattari, per evitare conseguenze ben più gravi di quelle accadute negli ultimi giorni.

È l’allarme lanciato dal geologo Ciro Minopoli, che da anni si occupa dello studio e della sorveglianza dei sistemi di deflusso idrico della catena montuosa. Le piogge torrenziali degli scorsi giorni hanno causato una grossa frana dal monte Pendolo: non ci sono state vittime, ma 39 persone sono state fatte evacuare dall’area, su indicazioni del sindaco di Gragnano Nello D’Auria.

Per Minopoli il cedimento del versante montuoso rappresenta un campanello d’allarme: “Le piogge di questi giorni sono solo un sintomo di un problema più grande: è una fortuna che nessuno si sia fatto del male, ma in futuro potrebbe accadere”.

Le conseguenze della frana

La frana può essere considerata una conseguenza del grosso incendio che lo scorso 11 agosto devastò parte del Monte Pendolo, privandolo dei canali naturali e artificiali che permettevano il deflusso dell’acqua piovana. Sottolinea Minopoli: “Gli incendi hanno danneggiato irreparabilmente i canali di deflusso e ora le acque piovane, non trovando vie d’uscita, si accumulano sui pendii già instabili, causando frane e cedimenti improvvisi”. Per il geologo urge un tempestivo intervento di riassestamento idrogeologico: “È fondamentale ripristinare i canali e le vie di deflusso, rafforzare i versanti montuosi e implementare nuovi strumenti di monitoraggio. Solo così potremo sperare di proteggere il territorio e le persone che vi abitano”.

Il sindaco di Gragnano Nello D’Auria

Nel frattempo D’Auria ha testimoniato sui propri profili social il costante lavoro notturno delle squadre operative per la liberazione dai detriti delle strade comunali: “Anche stanotte Vigili del Fuoco, Polizia Minicipale, Carabinieri, Protezione Civile, volontari e squadre operative sono stati sul posto a presidiare l’area e a rimuovere i detriti venuti giù con le pioggia. Senza sosta e senza tregua stiamo andando avanti sul fronte operativo e su quello burocratico per garantire l’incolumità dei cittadini”, ha commentato il primo cittadino di Gragnano.

Roberto Calabrese

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