La sconfitta interna della Juve Stabia contro la corazzata Palermo con il punteggio di 3-1 nella quinta giornata della Serie B è il primo stop stagionale in campionato per la formazione guidata da mister Guido Pagliuca.
I gialloblù perdono così l’imbattibilità al Menti dopo una lunga striscia di risultati positivi nel fortino casalingo. L’ultima sconfitta interna risaliva al 19 marzo 2023 (contro il Latina per 3-1) in occasione della 33esima giornata del campionato di serie C nella stagione 2022-2023. Da allora le Vespe erano rimaste in imbattute in casa in partite valevoli per il campionato, visto che lo scorso anno conclusero con un clean sheet alla voce “sconfitte in casa”.
Infatti, la Juve Stabia perse solo in Supercoppa serie C contro il Mantova nello scorso maggio. Una striscia di ben 23 risultati utili complessivi, distribuiti in tre stagioni, è stata azzerata dall’impresa del Palermo che ha espugnato un Menti sold out, che ha spinto a più non posso i gialloblù. Per questo va un plauso ai tifosi e alla curva Sud che hanno sostenuto i propri beniamini per tutta la partita.
Meno, molto meno applausi, proprio nessun applauso al tifoso che ha smontato una telecamera del VAR, bloccato e denunciato dalla polizia, nel corso della partita di ieri, come riportato dalle agenzie di stampa.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, questo tifoso stabiese di 20 anni, in occasione del calcio di rigore assegnato al Palermo, si è arrampicato e ha smontato una delle telecamere, impedendo così la possibile revisione da parte dell’arbitro dell’assegnazione che ha portato al penalty poi realizzato da Brunori, dopo fallo in area di Piscopo in copertura.
Bloccato dai poliziotti del commissariato di Castellammare, il giovane è stato denunciato a piede libero e sarà passibile di eventuale Daspo. Tuttavia questo rimane un episodio isolato che non sminuisce la correttezza e la sportività del tifo locale.
La sfida di sabato ha fatto perdere i crismi di difesa bunker per la Juve Stabia, considerando che prima dei tre gol subiti dal Palermo, gli stabiesi avevano concesso solo una rete al Bari alla prima giornata. Il Palermo, dal canto suo, ha sfatato il tabù delle reti realizzate nel primo tempo: i siciliani erano infatti a secco di gol nella prima prima frazione di gioco.
In occasione della sfida contro gli stabiesi, il Palermo, sebbene ancora sotto pressione mentale per la partenza lenta, ha dato dimostrazione di cinismo e pragmatismo, capitalizzando le uniche opportunità concesse dalla difesa stabiese. Una dimostrazione di forza per la corazzata siciliana, per la quale “la migliore medicina sono i risultati”, l’ipse dixit del loro trainer Dionisi, consapevole di avere una compagine potenzialmente devastante.
Le statistiche del match parlano di un possesso palla del 69% per i gialloblù e 31% per i rosanero con 14 tiri a 9 in totale a favore della Juve Stabia. Chiaramente sono solo dati, ma oggettivamente si deve riconoscere che la matricola stabiese non ha sfigurato per la cifra di occasioni create, per il volume di gioco contro un’avversaria più quotata sulla carta e per la capacità di avere reagito efficacemente al doppio vantaggio del Palermo. Gli ospiti si sono trovati talvolta in affanno sulle offensive stabiesi (solo i legni hanno detto di no a Floriani Mussolini e Rocchetti nel primo tempo), con il portiere Desplanches tra i migliori in campo dei suoi assieme a Segre, Henry, Di Francesco e Brunori.
Mai i gialloblù erano stati in svantaggio in questa stagione. Purtroppo per loro il rigore trasformato da Brunori nella ripresa al 34′ ne ha tarpato le ali, smorzando la rincorsa per una possibile rimonta dopo il gol di Adorante al 15′, che aveva risposto all’uno-due griffato Segre-Henry nella prima frazione di gioco.
I gialloblù sono usciti dallo stadio tra gli applausi, segno che la prestazione è stata apprezzata dai loro supporter, dimostrando sintonia con le dinamiche della categoria superiore quale la Serie B. Resta il rammarico per gli errori commessi in occasione delle reti del Palermo, che ha dimostrato di essere squadra di qualità e sicuramente una delle candidate alla promozione diretta, grazie alla profondità della rosa e allo spessore ed esperienza dei calciatori allenati da Dionisi.
Tra primo e secondo tempo, la squadra ha cambiato modulo, migrando dal 3-4-2-1 iniziale al 4-2-3-1 alla ricerca del pareggio con un atteggiamento più offensivo. La migliore gestione dei cambi delle due squadre ha però fatto pendere l’ago della bilancia a favore dei siciliani, che proprio con il neo entrato Brunori hanno fatto calare anzitempo il sipario sulla gara, nel migliore momento della squadra di casa.
La sconfitta delle Vespe deve essere subito metabolizzata considerando che già sabato prossimo la formazione campana sarà di scena a Modena alle ore 18 in una sfida tutta da gustare contro la squadra allenata da Bisoli, reduce dal 2-2 contro il Cesena. Una contesa all’insegna dei colori gialloblù.
Domenico Ferraro