Il bilancio è drammatico: due dei tre bambini hanno perso la vita. Il papà e una bimba di 2 anni estratti vivi, individuato anche il corpo senza vita della nonna risulta ancora dispersa sotto le macerie la mamma.
Individuato il corpo senza vita della nonna
È la terza vittima della tragedia di stamattina a Saviano. Intorno alle 14 i soccorritori hanno individuato il corpo senza vita di Autilia Ambrosino, 79enne, la mamma di Antonio Zotto proprietaria dello stabile.
L’esplosione poco dopo le 7 di questa mattina
Stamattina, alle 7:05, un boato ha scosso il comune di Saviano, in provincia di Napoli. Una palazzina di due piani situata in via Tappia è crollata a seguito di una violenta esplosione, dovuta a una fuga di gas. Uno solo, dei tre bambini coinvolti nell’esplosione, è stato trovato vivo e trasferito d’urgenza all’ospedale Santobono di Napoli. Fortunatamente, nonostante la frattura al femore, non è in grave condizioni.
Prima vittima estratta, il corpicino senza vita della figlia più piccola di Antonio
L’edificio crollato si trovava nella località Masseria Carlone, non lontano dal centro storico di Saviano. L’esplosione, avvenuta verosimilmente al secondo piano, ha coinvolto due famiglie: una al primo piano, dove vivevano Antonio Zotto e la moglie con i loro tre bambini, e una residente al secondo piano, composta dall’anziana madre di Antonio.
Purtroppo, nonostante i disperati tentativi di soccorso, il bilancio delle vittime si è aggravato con il passare delle ore. Prima è stato estratto il corpicino senza vita di Lia, della figlia più piccola di Antonio, di soli quattro anni, e successivamente è stato trovato il corpo del secondogenito, Giuseppe, di sei anni. La mamma e la nonna risultano ancora disperse sotto le macerie.
Il bambino estratto vivo è al Santobono, il papà è al Cardarelli in gravi condizioni
Fin dalle prime luci dell’alba, i Vigili del Fuoco e i Carabinieri hanno scavato tra le macerie a mani nude, cercando di evitare l’uso di mezzi pesanti per scongiurare ulteriori crolli. L’atmosfera è tesa, il silenzio impone a tutti di ascoltare con attenzione, nella speranza di intercettare voci o richieste di aiuto. Il capofamiglia, Antonio Zotto,40 anni, è stato estratto vivo insieme al suo figlio minore, di due anni, che è stato immediatamente trasportato all’ospedale Santobono. Il padre, con ustioni gravissime, è stato invece trasferito al Cardarelli di Napoli.
Le probabilità di trovare viva la moglie di Antonio diminuiscono, ma c’è ancora speranza
Le prime informazioni indicano che l’esplosione sarebbe avvenuta al secondo piano dell’edificio, dove viveva l’anziana madre di Antonio Zotto. La deflagrazione ha fatto crollare l’intera palazzina, intrappolando sotto le macerie la famiglia residente al piano inferiore. Le ricerche sono ancora in corso per tentare di estrarre la madre, la 41enne Vincenza Spadafora, anche se, con il passare del tempo, le speranze di trovarle vive diminuiscono: “È una situazione gravissima, stiamo lottando contro il tempo per cercare le altre due persone“, commenta il sindaco di Saviano, Vincenzo Simonelli.
Il prefetto: “ho visto la casa, è completamente accartocciata”
La comunità di Saviano è sconvolta. Centinaia di persone si sono radunate davanti ai resti della palazzina crollata, osservando con apprensione i soccorritori che lavorano senza sosta. “Sembrava il botto di un aereo supersonico“, ha raccontato un testimone accorso sul luogo subito dopo l’esplosione, aggiungendo che la polvere sollevata dal crollo ha fatto subito comprendere la gravità della situazione.
Sul posto sono intervenuti il prefetto di Napoli, Michele Di Bari, e il procuratore della Repubblica di Nola, Marco Del Gaudio, per coordinare le operazioni di soccorso e monitorare da vicino la situazione. “Non è il tempo di evocare eventuali responsabilità ma è il tempo di stringerci attorno a questa famiglia. Ho visto la loro casa completamente accartocciata” ha detto il prefetto Di Bari. Convocato in urgenza, anche il centro di coordinamento dei soccorsi per garantire che tutte le risorse necessarie siano a disposizione.
Mentre il lavoro dei soccorritori continua, la comunità si stringe nel dolore
Mentre il lavoro dei soccorritori continua nella speranza di trovare altre persone in vita, anche utilizzando sonde munite di telecamere, la comunità si stringe attorno alla famiglia coinvolta, in un momento di profondo dolore e incredulità. Si prega ancora per la vita delle due donne.
Sofia Comentale