Confiscato il Castello delle Cerimonie, cosa ne sarà dei sogni (e dei soldi) dei futuri sposi?

Nel frattempo che gli uffici comunali hanno stilato tutti gli atti d’indirizzo per avviare l’acquisizione del bene, gli sposi temono di perdere location e soldi

Il Grand Hotel La Sonrisa, meglio noto come il Castello delle Cerimonie, è da anni ormai un simbolo campano, un sogno che ha attirato migliaia di coppie da ogni parte d’Italia e dall’estero per il coronamento del proprio matrimonio. Ma il recente passaggio di proprietà al Comune di Sant’Antonio Abate, in seguito alla sentenza di confisca, ha destato preoccupazione per chi, nel frattempo, ha prenotato la struttura per i fastosi festeggiamenti.

Di detto e confermato c’è tutto e niente. Cosa ne sarà degli sposi? Sipario. Tutto tace. Nessuno sa se sia giunto il termine della commedia o se ci sia solo un breve buio di scena.

La Sonrisa, teatro di nozze sfarzose destinate a finire?

La struttura rientra fra le uniche nel suo genere. Conosce un lusso esagerato e uno stile barocco, è teatro di nozze sfarzose, battesimi e comunioni che hanno raggiunto la notorietà con il programma televisivo che ha affascinato (o forse incuriosito) un ampio pubblico.

Molte delle coppie che per il desiderio di conoscere la struttura avevano investito cifre importanti per celebrare qui il loro giorno speciale sono rimaste in sospeso. Che arrivino dal nord Italia o persino dall’estero, portando con sé intere comitive di parenti e amici, non cambia il risultato.

Ci sono prenotazioni per l’intero 2025, e chissà se pure per il 2026. Perché la struttura ha continuato ad accettare acconti, pur essendo a conoscenza della vicenda giurisdizionale? Attualmente, pare siano gli unici a voltare le spalle alla verità.

Quale sarà l’epilogo della vicenda?

Critiche e polemiche, indubbiamente, hanno accompagnato questo luogo per anni, eppure non si può negare che sia diventato un punto di riferimento, un “mito” per chi vuole celebrare eventi fuori dal comune.

Il lusso appariscente e l’esagerazione, pur criticati, non hanno mai fermato il flusso di clienti. E nemmeno la loro opinione a seguito delle inchieste giornalistiche. Chissà, quindi, che fine faranno i loro progetti.

E come si esprimerà il Comune o chicchessia a riguardo. Dovranno cambiare location o sperare in una soluzione alternativa? E quale sarà il futuro del Castello delle Cerimonie stesso? Un simbolo della cultura napoletana, seppur con una storia controversa, sta per chiudere un capitolo importante della sua esistenza. O forse no?

Bianca Di Massa

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