Mentre i passeggeri si trovavano costretti a camminare sui binari, la tensione è esplosa in gravi atti di violenza denunciata.
Ancora una volta la Circumvesuviana finisce al centro dell’attenzione, ma nemmeno oggi per bei motivi. Quella che doveva essere una normale corsa tra Sorrento e Napoli si è trasformata in un incubo per i passeggeri e per il personale di bordo, con episodi di violenza che hanno colpito il capotreno e il macchinista. Il treno 1166, partito da Sorrento alle 16:38, ha subito un guasto tecnico dopo la fermata di Villa Regina, sulla tratta tra Pompei Scavi e Torre Annunziata, bloccando il convoglio in piena linea e costringendo i passeggeri a scendere e camminare lungo i binari. Da lì in poi, il caos.
Il treno presentava guasti in partenza, purtroppo sottovalutati
I disagi tecnici della Circumvesuviana, purtroppo, non sono una novità. Già prima della partenza da Sorrento, il treno presentava problemi seri a uno dei due elettrotreni, ma è stato comunque autorizzato a proseguire la corsa dal funzionario preposto alle manutenzioni, con la rassicurazione che, nonostante solo la metà dei motori fosse operativa, il viaggio si sarebbe concluso senza grandi difficoltà. Previsione a quanto pare errata, considerando che sulla tratta più stressante per i macchinari, un altro motore ha ceduto, bloccando definitivamente il treno. E qui si è scatenato il caos.
Mentre i passeggeri, già esasperati dai continui disagi della Circumvesuviana, si trovavano costretti a camminare sui binari, la tensione è esplosa in atti di violenza. Il capotreno e il macchinista sono stati presi di mira da alcuni passeggeri furiosi, colpiti con calci e pugni. Solo il capotreno ha deciso di recarsi in ospedale per farsi medicare, mentre il macchinista, nonostante avesse subito i danni peggiori, ha preferito non denunciare l’accaduto. Nel frattempo, anche il treno è stato vandalizzato, aggiungendo ulteriori danni al già critico stato del convoglio.
Il sindacato Or.S.A. indice uno sciopero a difesa dei diritti dei dipendenti
Purtroppo, parliamo di un episodio che si ripete. I disservizi della Circumvesuviana sono ormai all’ordine del giorno, e ogni volta sembrano spingere un po’ più in là i limiti della sopportazione degli utenti. Ma come si arriva a tanto? Come si può trasformare la frustrazione per un guasto in un atto di violenza contro persone che, a loro volta, sono vittime dello stesso sistema? Il sindacato Or.S.A. ha denunciato l’accaduto, proclamando uno sciopero di quattro ore per domani, dalle 8:20 alle 12:20, per portare l’attenzione su quanto perpetrato e sulle condizioni insostenibili in cui si trovano a operare i dipendenti della linea.
Difatti, solo qualche tempo fa, un altro caso aveva suscitato scalpore. Anche allora, la rabbia dei passeggeri si era riversata su chi, come loro, era vittima di un sistema che fatica a garantire un servizio decente. E tuttora, ogni volta che un treno si ferma, si accende la miccia di una frustrazione che sfocia (troppo) spesso in atti di violenza ingiustificata.
AAA cercasi risposte dall’azienda: c’è l’intenzione di porvi rimedio?
Ci si domanda fino a quando questa situazione potrà andare avanti. Non solo si tollera un comportamento che proprio non va, ma persino la partenza di un treno che già mostrava gravi problemi tecnici? Motivo per cui il sindacato Or.S.A. lanciò già all’epoca l’allarme, chiedendo che si prenda sul serio la questione della sicurezza del personale e dei passeggeri: “Nulla è stato fatto, nessuna iniziativa è stata messa in campo dall’azienda,” denunciarono con una nota. Non crediamo che l’azienda resti insensibile alle segnalazioni di disagi ma, piuttosto, che stia cercando un modo di porvi rimedio. O almeno si spera, altrimenti chi lavora su questi treni sarà costretto a temere non solo per il malfunzionamento delle macchine, ma anche per la propria incolumità. Ma fino a che punto?
Sofia Comentale