Concetta Barra, Matilde Serao, Elvira Notari, Luciana Viviani, Tina Pica e Maria Teresa De Filippis.

Rai Storia sta portando sul piccolo schermo, dal 20 settembre, le storie straordinarie, spesso inedite, di queste donne campane che hanno lasciato un segno profondo e indelebile nella loro vita personale e professionale legata alla propria terra, diventando, per le nuove generazioni, dei modelli a cui ispirarsi.

E lo fa, in forma di docu-fiction, attraverso altrettante attrici (Antonia Truppo, Maria Pia Calzone, Iaia Forte, Marisa Laurito, Monica Nappo e Rebecca Furfaro) che le fanno rivivere per raccontarle a tutto tondo, restituendo a chi è curioso di riscoprirle, il ricordo di esistenze degne di memoria storica, culturale e sociale.

Si tratta di un’opera in sei puntate (è possibile rivederle su Rai Play) selezionata nell’ambito del Programma Poc “Nuove strategie per il cinema in Campania 2” della Regione Campania e Fondazione Film Commission Regione Campania, che propone una interessante narrazione al femminile per stimolare un confronto tra generazioni. Un modo efficace di valorizzare la Campania, per darne un’immagine diversa, non legata a stereotipi e luoghi comuni, ma espressione di grande modernità.

Le protagoniste, sebbene molto diverse tra loro, appaiono tanto più affascinanti e meritevoli di ammirazione per aver lottato per migliorare la propria condizione di vita ed essersi ritagliate un ruolo in contesti che, nella loro epoca, erano appannaggio quasi totalmente maschile. Emancipandosi da regole e dogmi rigidi imposti dagli uomini, sono riuscite, tra difficoltà, battaglie e successi, ciascuna nel proprio ambito di attività, a scalfirli un po’ alla volta e a piegarli alle loro esigenze grazie ad una forte autodeterminazione.

Concetta Barra,

cantante e attrice originaria di Procida, fu una grande attrice e interprete dei canti della tradizione popolare campana.

Matilde Serao

iniziò la sua carriera come telegrafista nelle Poste centrali di Napoli nel 1874 e fu la prima donna italiana a fondare e dirigere un quotidiano, “Il Corriere di Roma”, e poi “Il Mattino” e “Il Giorno”, e venne candidata per ben sei volte, senza mai riceverlo, al Premio Nobel per la Letteratura.

Elvira Notari,

vissuta tra la fine dell’Ottocento e gli anni ’40 del Novecento, fu la prima regista cinematografica italiana, oltre che la più prolifica, e una delle prime della storia del cinema mondiale, a dispetto delle critiche piovutele addosso da una società sessista e patriarcale.

Luciana Viviani,

figlia del grande Raffaele, creatore del teatro napoletano, fu antifascista, protagonista della lotta partigiana e impegnata attivamente nella vita politica italiana. (In onda venerdì 25 ottobre – 21,10 – Rai Storia)

Tina Pica,

nata in una famiglia di artisti, fu attrice talentuosa e caratterista comica tra le più amate del dopoguerra, dividendo il palcoscenico e il set, tra gli altri, con Eduardo De Filippo, Totò e Vittorio De Sica, oltre che impegnata come autrice di lavori teatrali;

Maria Teresa De Filippis

fu una pioniera dell’automobilismo, passata alla storia per essere diventata, nel 1958, la prima donna ad esordire nella Formula 1.

Sullo sfondo delle storie di queste grandi donne del secolo scorso ci sono, inevitabilmente, i luoghi che le hanno viste nascere ed emanciparsi, da Procida a Napoli a Benevento, da Salerno a Carinola e Ventaroli, in un percorso che, oltre a ripercorrere le tappe delle loro esistenze ‒ anche attraverso il ricordo di familiari, amici e concittadini ‒ diventa un viaggio non solo fisico, ma anche simbolico, nel patrimonio naturale, culturale e storico del territorio campano.

Viviana Rossi

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