Cassino-Savoia: questo non è calcio. Invasione di campo e fumogeni verso i tifosi di casa

Sul campo i bianchi sono stati dominati dai padroni casa perdendo 3-1. Emanuele Filiberto di Savoia prende le distanze dai pseudo-tifosi: "Estirpare definitivamente queste metastasi"

La partita dell’ottava giornata del campionato di Serie D, Girone G, tra Cassino e Savoia, giocata allo Stadio Salveti, si è trasformata in una vera e propria brutta figura per la compagine oplontina e per la città di Torre Annunziata con disordini e violenza che hanno macchiato una giornata che doveva essere di sport e divertimento.

Torre Annunziata deve ancora crescere? Oggi una vergogna per l’intera Città

Certamente è vero tutto quello che a seguito di quanto accaduto ha dichiarato il presidente della squadra biancocrociata, Emanuele Filiberto di “Savoia” che in un comunicato stampa proveniente direttamente da Montecarlo ha parlato di frange lontane dal tifo savoiado, di uno stadio inadeguato e di “un atto idiota che fortunatamente non ha avuto conseguenze”. Ma quanto dichiarato dal “Savoia di nome e di calcio” non modifica quanto accaduto, non cancellerà la figuraccia e fa subito pensare a quanto accaduto in settimana con la polemica sulla processione della Madonna della Neve, deviata per evitare le “strade della camorra”. Ecco, per evitare l’inchino della Madonna sotto le case dei boss, si devia la processione e allora per evitare che stupidi pseudo-tifosi invadano il campo e feriscano delle persone bisogna chiuderli in gabbia, con stadi blindati. Non funziona così! Oggi era una festa di sport, e nello sport si vince e si perde, si gioca, si ci allena e si migliora, si corre, si suda e si acquistano anche calciatori, si ingaggiano allenatori, e poi  maglie, stemmi, inni e bandiere, ma non si offre, in nessun caso, lo spettacolo a cui si è assistito oggi a Cassino. Mai.

Eppure appena qualche giorno fa si parlava di rinascita, in città, ma anche nello sport del pallone a Torre Annunziata, con il Savoia supportato da un tifo nuovo e antico, sempre affezionato, sempre presente e sempre in gran massa allo stadio e anche al seguito nelle trasferte. Come dire: il classico tifo da 12esimo uomo in campo.

Oggi sarebbe stato meglio essere in 11 allo Stadio “Gino Salveti”, magari anche in dieci, invece di ricevere un “cartellino rosso” per tutta la città che a fatica sta provando a rialzarsi, a scrollarsi di dosso pregiudizi che da troppo tempo penalizzano un intero popolo per “poche frange” di scalmanati, stupidi e violenti che, e ne siamo certi anche noi, nulla hanno a che fare con l’amore per la squadra dei bianchi di Torre Annunziata.

Il Savoia merita di essere sulle prime pagine per meriti sportivi e per la passione dei suoi tifosi, quelli veri, e non per quanto accaduto oggi.

Cronaca di un fallimento difficile da dimenticare

Già nel corso del primo tempo, la partita è stata interrotta per sette minuti a causa di un malore accusato da un tifoso del Cassino. Fortunatamente, l’episodio si è risolto senza gravi conseguenze per la persona coinvolta. Tuttavia, il peggio doveva ancora arrivare.

Alla fine del primo tempo, un gruppo di “tifosi” del Savoia ha invaso il campo cercando di raggiungere il settore occupato dai supporters del Cassino. Gli ultras campani hanno lanciato fumogeni e bombe carta, creando un clima di terrore sugli spalti dove erano presenti molte famiglie e bambini.

L’intervento della Polizia in assetto antisommossa è stato immediato. Gli agenti hanno allontanato i facinorosi dal campo, ma la partita è stata sospesa per oltre venti minuti per consentire il ripristino delle condizioni di sicurezza. Nonostante le forze dell’ordine, nuovi scontri sarebbero avvenuti anche fuori dall’impianto di gioco, con il ferimento di due tifosi del Cassino. Uno di loro sarebbe stato colpito alla testa con una mazza da baseball, riportando gravi ferite.

Il Savoia oggi ha perso, molto più che 3-1

Dopo una mezz’ora di tensione, la calma è tornata sugli spalti e la partita è ripresa. Sul campo, il Cassino ha dominato il Savoia, vincendo con un netto 3-1 e balzando al comando del girone. Tuttavia, la vittoria è passata in secondo piano rispetto ai gravi disordini che hanno segnato la giornata.

Le forze dell’ordine hanno avviato un’indagine per identificare i responsabili degli scontri. Al momento, non è chiara la motivazione dietro l’aggressione, dato che tra le due tifoserie non sembra esistere una particolare rivalità. Questo episodio di violenza gratuita ha rovinato non solo il normale svolgimento della gara, ma anche l’umore di chi era accorso allo stadio per assistere a un tranquillo pomeriggio di calcio.

È un brutto episodio per la Serie D, che dimostra ancora una volta come la violenza negli stadi rimanga un problema da affrontare con fermezza e determinazione.

Il comunicato del presidente del Savoia

In merito a quanto accaduto oggi, nell’intervallo della gara Cassino-Savoia, il sottoscritto a titolo personale ed a nome del Savoia Calcio, intende stigmatizzare e denunciare il comportamento scellerato ed irresponsabile di alcuni teppisti che si erano confusi tra i tifosi veri della nostra squadra.

Il comportamento di cui si sono resi protagonisti questi personaggi, che infangano il nome di Torre Annunziata e nulla possono avere a che fare con i nostri appassionati sostenitori, è stato un atto idiota e fortunatamente senza conseguenze, anche grazie al fattivo intervento dei nostri tesserati affinché gli stessi venissero riportati quanto prima sugli spalti dello stadio Salveti che ha dimostrato, va detto, di essere inadeguato ad ospitare un numero sostenuto di fan come accade quando gioca il Savoia in trasferta: il cancello dal quale sono penetrati i vandali per la loro scorribanda sul terreno di gioco, non era dotato di una solida chiusura e non era adeguatamente sorvegliato.

Ciò non toglie il nostro desiderio di fare luce sull’accaduto, perché come abbiamo sottratto la proprietà del Savoia dalle mani della camorra, allo stesso tempo siamo pronti a collaborare con le forze dell’ordine per individuare i responsabili di un gesto che mal si concilia con i principi di correttezza, lealtà e sportività che caratterizzano il nostro sodalizio.

A tal proposito chiediamo a chi fosse in possesso di video grazie ai quali sia possibile risalire all’identità dei teppisti, di consegnarli a noi, per poi utilizzarli affinché vengano irrorate ai responsabili le adeguate sanzioni. È forte il desiderio di estirpare definitivamente queste metastasi che non riusciranno a rovinare il nostro progetto di sport e di crescita per la città di Torre Annunziata“.

Pasquale Cirillo

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano