Lo uccise per una lite su un terreno, fu una contesa tra vicini che portò all’omicidio di Domenico Giordano. Oggi dopo tre anni sono scattate le manette ai polsi del mandante: Salvatore Todisco, 65 anni. Per la morte dell’ex maresciallo della Guardia di Finanza di 73 anni freddato a Lettere è accusato di aver pianificato, organizzato e con l’aiuto di due complici, esecutori materiali del delitto. partecipato all’efferato delitto. Finisce così in cella dopo 3 anni di lunghe e mai interrotte indagini.
L’agguato ad agosto di tre anni fa in via nuova Depugliano
Domenico Giordano fu vittima di un agguato: erano circa le 22 del 1 agosto quando in via nuova Depugliano si udirono numerosi colpi d’arma da fuoco. L’ex maresciallo fu freddato davanti casa, poco dopo che quest’ultima era uscita dalla chiesa di Sant’Anna di Lettere, al termine della celebrazione eucaristica. Il corpo senza vita fu ritrovato a bordo della sua Renault Clio.
Una contesa tra vicini per un terreno portò all’omicidio di Domenico Giordano
Ad innescare la furia omicida fu un contezioso civile con i fratelli della vittima per un pezzo di terreno acquistato dall’indagato. L’analisi delle immagini di videosorveglianza e le attività di intercettazione ambientale hanno consentito di ricostruire la dinamica ed il movente del delitto e di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato come mandante dell’omicidio.
Probabile vendetta personale. Questa l’ipotesi per l’omicidio di Domenico Giordano a Lettere
L’arresto questa mattina
I Carabinieri della Compagnia di Castellammare di Stabia, all’esito di una complessa attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, in esecuzione di un’ordinanza coercitiva che dispone la custodia cautelare in carcere, hanno proceduto all’arresto dell’uomo.
L’ordinanza cautelare è stata eseguita all’esito di un articolato iter procedimentale, dopo che il 23 ottobre la Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso proposto dalla difesa dell’indagato contro l’ordinanza del Tribunale del Riesame di Napoli che, accogliendo l’appello proposto dalla Procura contro l’ordinanza del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Torre Annunziata, che aveva rigettato la richiesta cautelare formulata dal Pubblico Ministero, aveva applicato la misura coercitiva, sospendendone l’esecuzione nelle more della decisione della Suprema Corte.
L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato associato alla Casa Circondariale di Napoli Poggioreale.