Martedì 29 ottobre dalle 10 a Pompei, alla Casa della Nave Europa i visitatori potranno partecipare alla manifestazione di fine campagna della raccolta delle olive del Parco archeologico e degustare l’olio Igp Pùmpaiia, registrato a livello nazionale e internazionale come marchio denominativo e figurativo dei prodotti agricoli e loro derivati di Pompei.
I siti archeologici vesuviani sono custodi di un patrimonio naturale e paesaggistico eccezionale, che si aggiunge all’unicità di quello archeologico. L’olivo, pianta millenaria del paesaggio agricolo del Mediterraneo, è una delle specie più caratteristiche nelle aree verdi del Parco.
Utilizzare i metodi e le tecniche della raccolta delle olive utilizzati nel mondo romano, illustrati anche da autori come Columella e Plinio il Vecchio, significa garantire il pieno rispetto delle piante, salvaguardare la biodiversità e garantire la piena sostenibilità ambientale. È quanto sta realizzando da oltre un anno il Parco archeologico di Pompei con il vasto patrimonio di ulivi presenti nei siti di propria competenza, grazie alla collaborazione con Unaprol e Aprol Campania.
L’attività si inserisce nel più ampio progetto di Azienda agricola Pompei, un progetto teso alla riqualificazione e valorizzazione del patrimonio naturale del Parco.
La raccolta delle olive viene effettuata presso tutti i siti del Parco e, in particolare, a Stabia e a Civita Giuliana dove sono presenti, in continuità con il mondo arcaico, le cultivar Minucciola, Ogliarola, Olivella, Pisciottana, Ravece, Rotondello, oltre la Nostrale oggi a rischio di estinzione.
Martedì 29 ottobre alcuni giovani impegnati in attività di agricoltura sociale nei siti del Parco a cura del cooperativa sociale Il Tulipano onlus provvederanno al termine della raccolta delle olive, a organizzare una degustazione dell’olio Pùmpaiia.