De Luca al contrattacco: “Quale sfiducia? Nessuno può commissariarmi”

Si accendono ancora i riflettori sulla Regione Campania, dove l’opposizione, accesa dalla consigliera del Gruppo Misto Maria Muscarà, ha presentato una mozione di sfiducia contro il presidente della Giunta, Vincenzo De Luca. Le tensioni si sono intensificate dopo le recenti critiche dal Partito Democratico, a livello sia regionale che nazionale, che si sono opposte all’attuale governo della Campania e alla possibile ricandidatura di De Luca per un terzo mandato. La mozione, presentata dai consiglieri di centrodestra, intende quindi verificare se De Luca possa contare ancora sulla fiducia della maggioranza per proseguire il suo operato.

De Luca risponde: “Il Pd non potrà fermarmi”

Ma il Governatore non si lascia certo intimidire. Dalla festa dell’Unità di Avellino, ha ribadito la propria intenzione di ricandidarsi per dare continuità al lavoro svolto in Campania, dichiarando che “nessuno può sostituirlo” e che sarebbe lui la figura indispensabile per evitare che la regione torni indietro di decenni. Ha poi respinto l’idea che il Partito Democratico possa “commissariarlo”, definendo le manovre della dirigenza nazionale una forma di “violenza democratica” e accusando il partito di ignorare la volontà e le necessità dei territori. Piuttosto, “si concentrino a contrastare ed a criticare il governo Meloni”, dice irremovibile.

L’accusa al partito: “Una violenza democratica”

Nel suo intervento, De Luca ha espresso una critica aspra contro i vertici del Pd, paragonando l’attuale situazione alla gestione politica degli anni ’70-’80, quando le decisioni sui candidati venivano prese a Roma. Secondo il governatore, il destino dei territori dovrebbe essere deciso dai territori stessi, senza imposizioni dall’alto. Ha difeso la sua amministrazione e il programma di ristrutturazione avviato in settori chiave come sanità, ambiente e trasporti, sottolineando come la Campania abbia finalmente recuperato un’identità regionale forte e una “fierezza campana”.

“Dare continuità per il bene della Campania”

De Luca al contrattacco: “Quale sfiducia? Nessuno può commissariarmi”

Il suo unico obiettivo, per il quale non fa alcun passo indietro, è quindi quello di completare il programma in corso, per “la necessità di portare avanti progetti significativi per la regione”. Prioritari, il miglioramento dei servizi essenziali e il recupero del tempo perso nella gestione dei fondi Fsc. “Non mi fermerò solo per fare un piacere a qualcuno,” ha dichiarato, aggiungendo che, se il limite dei mandati deve essere applicato, questo criterio dovrebbe valere per tutti, inclusi i parlamentari.

Il messaggio ai cittadini

Nel suo discorso, De Luca ha voluto chiarire che la sua ricandidatura rappresenta, a suo avviso, un sacrificio per migliorare la Campania. “Sono quattro mesi che non vedo il mio nipotino,” ha rivelato, a dimostrazione del suo impegno assoluto. In sala, i suoi sostenitori lo hanno accolto con applausi, condividendo il suo messaggio e la determinazione a proseguire il lavoro intrapreso.

La sfida resta aperta: da un lato, la mozione di sfiducia e la pressione del Pd, dall’altro, un De Luca deciso a rimanere al comando, sicuro che, senza di lui, la Campania non potrebbe mantenere la stabilità conquistata. Il dibattito si sposterà presto in aula, ma il governatore sembra intenzionato a difendere fino in fondo la sua posizione.

Sofia Comentale

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano