“Mi dispiace molto per questa famiglia perché non doveva capitare proprio questa cosa. Chiedo tanto scusa, tanto perdono per quello che è successo“. Queste le parole commosse del padre del 17enne accusato dell’omicidio di Santo Romano, il giovane di 19 anni ucciso per aver tentato di fare da paciere in una lite a San Sebastiano al Vesuvio.
Intervistato telefonicamente dal Tg1, il padre del ragazzo ha espresso profondo rammarico per la tragica vicenda che ha colpito due famiglie.
Intanto, l’avvocato Luca Raviele, legale del giovane accusato, ha fornito ulteriori dettagli sulla difesa del suo assistito, spiegando che il diciassettenne “ha ammesso di aver sparato però per essersi difeso a seguito di una aggressione da parte di un gruppo di 4-5 ragazzi. Ha delle problematiche di carattere psichiatrico, psicologico accertate dal Tribunale per i minorenni“.
La tragica morte di Santo Romano ha sconvolto la comunità di San Sebastiano al Vesuvio, suscitando un’ondata di commozione e solidarietà verso la famiglia della vittima. Mentre proseguono le indagini per far luce su quanto accaduto, il dolore delle famiglie coinvolte rimane immenso. Questa sera, domenica 3 novembre, una fiaccolata e una veglia di preghiera ha ricordato il giovane ucciso. Migliaia di persone hanno raggiunto San Sebastiano al Vesuvio per stringersi al dolore di quanti, amici e arenti, volevano bene alla giovane vittima di una incomprensibile.