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Nove consiglieri danno le dimissioni: Volla, Di Costanzo a casa. Domani il decreto di scioglimento

Puc volla bocciato di costanzo

E questa volta, dopo più salvataggi in extremis, l’amministrazione Di Costanzo ha concluso la sua esperienza alla guida della città di Volla.

Cosa fatta, e non si torna più indietro. Hanno firmato!

E’ notizia di poche ore fa, nove consiglieri comunali, recatisi dal notaio Zampaglione stasera alle 20, hanno presentato le loro dimissioni, sentenziando così la fine della maggioranza e di Giuliano Di Costanzo sindaco. Domani saranno protocollate in prefettura e per la tarda mattinata è atteso l’arrivo del decreto di scioglimento del Consiglio Comunale.

Tramonta così, con i nove consiglieri che sbattono la porta e mandano l’amministrazione a casa e i cittadini alle urne. A dare le dimissioni sono stati i sei consiglieri di opposizione: Ivan Aprea, Christian De Luca, Lino Donato, Vincenzo Manfellotti, Raffaele Ricciardi, Imma Veneruso, più altri tre, fuoriusciti dalla maggioranza: Francesco Molisso, Ciro Petrazzuolo e Gianluca Pipolo.

Dopo giusto tre anni, le ultime elazioni amministrative a Volla si erano tenute il 3 e 4 ottobre del 2021, si chiude anticipatamente un altro capitolo della storia politica vollese.

Solo pochi giorni fa la debacle, che si è concretizzata stasera e sarà ratificata domani, era stata anticipata dalla mancata approvazione dell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato. Una bocciatura della linea dell’amministrazione che, stando alle opposizioni, sarebbe dovuta costare la poltrona tricolore a Giuliano Di Costanzo. In effetti la caduta in aula sarebbe dovuta essere vagliata della Prefettura per l’eventuale scioglimento del Consiglio, dato che la non approvazione del bilancio stabilmente riequilibrato, stando ai dettami ministeriali, sarebbe da equiparare alla mancata approvazione del Bilancio di Previsione. 

Ma dalla Prefettura, dopo oltre due giorni, nessun segno. E allora, come anticipato da alcuni esponenti della minoranza si è deciso di agire tramite le dimissioni. Nessun paracadute, al massimo un cartone per raccogliere gli effetti personali e lasciare il Palazzo di Città.

Poi non resterà che attendere la prima finestra possibile per rieleggere una nuova amministrazione, magari una maggioranza più compatta e capace di portare a termine la consiliatura, ma soprattutto di ridare un futuro credibile alla città annonaria.

Pasquale Cirillo

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