Il Tribunale di Nocera Inferiore (presidente Cinzia Apicella, nel collegio Federico Noschese e Giuseppe Palumbo) ha assolto il sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti, dalle accuse di voto di scambio politico-mafioso.

La sentenza, arrivata nel tardo pomeriggio di ieri, 13 novembre, ha stabilito che “il fatto non sussiste”. La Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) di Salerno aveva richiesto, per il presunto patto politico-mafioso – una condanna a 6 anni e 8 mesi per Aliberti.

Insieme a Pasquale Aliberti, sono stati assolti con formula piena tutti gli altri imputati, tra cui la moglie Monica Paolino, ex consigliere regionale della Campania, e il fratello del sindaco, Nello Aliberti.

Un’Inchiesta decennale, ma priva di fondamento

L’inchiesta della Dda di Salerno ipotizzava un voto di scambio politico-mafioso durante le elezioni amministrative del 2013 a Scafati e le regionali del 2015. Le accuse comprendevano presunti accordi tra Aliberti e ambienti camorristici per ottenere sostegno elettorale.

Nel corso degli anni, il Consiglio comunale di Scafati era stato sciolto per infiltrazioni mafiose, a seguito degli accertamenti effettuati dalla commissione di accesso. Pasquale Aliberti era stato accusato di associazione camorristica, un’accusa che, dopo quasi dieci anni di indagini e processi, è risultata priva di fondamento.

Ad annunciare l’assoluzione lo stesso Aliberti attraverso un post su Facebook

ACCUSATO DI CAMORRA PER 10 ANNI: ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE. GRAZIE AI MIEI AVVOCATI SICA E PEPE

Cari concittadini, cari amici,
Oggi, 13 novembre 2024, sento il cuore pieno e svuotato insieme. Vorrei parlarvi con leggerezza, ma non è possibile quando la tua vita viene stravolta, quando vieni trascinato nel fango, chiamato camorrista, e rimani solo con la tua voce, inascoltato.

Per otto anni ho dovuto ingoiare umiliazioni, convivere con lo sguardo impaurito dei miei figli, vedere mia moglie lottare per una famiglia che sentiva franare. Mio padre è morto portandosi dietro una vergogna che non meritava, e io sono rimasto solo, spesso incapace persino di piangere.

Oggi la giustizia ha detto quello che ho sempre saputo: ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE. Ma non c’è gioia piena. Il tempo non torna, e la vergogna ha lasciato segni che nessuno potrà mai vedere. Sono grato a chi ha creduto in me, anche quando era più facile girarsi dall’altra parte, a chi ha saputo vedere la verità nel buio delle menzogne.

La mia lotta, però, non finisce qui. Voglio restituire dignità a me stesso e alla nostra città, a Scafati, che ha sofferto con me, infangata com’ero io. Voglio che insieme ci liberiamo di questo peso, che torniamo a essere una comunità fiera, capace di guardarsi in faccia senza paura.

Non sono mai stato un camorrista, né un uomo che si piega al potere della malavita. Ho resistito, messo da parte il dolore e continuato a combattere. E continuerò, per me, per la mia famiglia, per tutti voi. Questo giorno è di chi ha resistito, di chi ha creduto che la verità sarebbe emersa.
Grazie a tutti.
Pasquale Aliberti

Soddisfazione è stata espressa anche dall’avvocato Silverio Sica che ha difeso Aliberti

E’ stata fatta giustizia da parte di un Tribunale estremamente intelligente e umano, che ha compreso la sostanza dei fatti e della vicenda“, commenta il legale di Aliberti, l’avvocato Silverio Sica, sottolineando che è stato “un processo di grandissima sofferenza che ha sconvolto tante vite. Speriamo che possiamo mettere la parola fine“.

Martusciello “Aliberti assolto, sempre creduto in sua innocenza”

“Con l’assoluzione di Pasquale Aliberti perché il fatto non sussiste, comincia il secondo tempo della sua vita. Come coordinatore regionale di Forza Italia, sono orgoglioso di aver sempre creduto nella sua innocenza e di averlo candidato, nonostante i tentativi di fascisti e comunisti di dissuadermi”. Lo afferma Fulvio Martusciello, coordinatore regionale di Forza Italia in Campania, commentando l’assoluzione del sindaco di Scafati. “Da oggi – aggiunge Martusciello – i giustizialisti della provincia di Salerno sono più deboli, e il garantismo diventa bussola per chi si occupa delle liste. Aliberti ha sofferto, ma ora può guardare avanti. Forza Italia è orgogliosamente con lui in questo nuovo inizio”.

Tantissimi i messaggi giunti al primo cittadino scafatese sulle pagine social, di congratulazioni, vicinanza ed amicizia, per una verità raggiunta dopo fin troppo tempo, ma con una formula che non lascia dubbi: “il fatto non sussiste“.

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