Spacciavano in casa in una delle tante palazzine anonime o quasi. L’attività avveniva sistematicamente davanti ai figli. E’ quanto accertato dai carabinieri che sono intervenuti facendo scattare le manette ai polsi dei due spacciatori.
Il tutto è partito dall’osservazione di una persona che si aggirava lungo via Peppino Impastato, nel lotto K di Scampia. Le palazzine sono giallastre, basse, sproporzionate rispetto ai massicci complessi popolari che la circondano.
I carabinieri, in uniforme, pattugliano proprio quella zona e notano una persona che si aggira attorno all’isolato 4, a piedi. Il volto è nuovo e il suo atteggiamento lascia poco spazio ai dubbi. Cerca qualcuno e qualcosa.
I militari dell’Arma a quel punto focalizzano la loro attenzione e, nel tentativo di vederci chiaro, lo pedinano. E così entrano nella palazzina e iniziano a salire i gradini di marmo annerito della scala C. L’uomo li conduce inconsapevolmente in un appartamento, ma non farà in tempo ad acquistare la sua dose.
Alla coppia di pusher basta un rapido sguardo a quelle sagome nere per capire di essere nei guai. Comprendono poco, invece, i due bambini presenti, figli della coppia di pusher e osservatori distratti dello smercio di stupefacenti.
Inutile fuggire, Raffaele De Martino e Clara Esposito finiscono in manette per detenzione di droga a fini di spaccio. Sequestrati 243 grammi di cocaina, un bilancino di precisione e 150 euro in contante probabilmente soldi frutto dell’attività di spaccio. De Martino è ora in carcere, Esposito ai domiciliari. Entrambi sono in attesa di giudizio.