Partita la demolizione: l’ex scuola diventerà “ArcheOplonti”, un nuovo polo culturale per Torre Annunziata

Il progetto di rigenerazione urbana finanziato dal PNRR con quasi cinque milioni di euro, prevede la creazione del centro polifunzionale destinato a valorizzare il patrimonio turistico e ad aumentare l'afflusso di visitatori.

Finalmente! Sono cominciate questa mattina le operazioni di demolizione dell’ex scuola Mons. Orlando. Viene giù un mostro diventato nel corso dei decenni un luogo di degrado e immondizia. Al suo posto sorgerà “ArcheOplonti” un centro polifunzionale con un museo virtuale, giardini esterni e sala congressi.

Un altro tassello nella rigenerazione urbana che immaginiamo per la nostra città!

E’ con questo post social, accompagnato dal video della ruspa in azione, che il primo cittadino di Torre Annunziata, Corrado Cuccurullo, ha salutato questa mattina i propri concittadini.

Partiti quindi i lavori per la realizzazione del progetto di rigenerazione urbana finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) con quasi cinque milioni di euro. L’intervento prevede la creazione del centro polifunzionale “Archeo Oplonti”, destinato a valorizzare il patrimonio turistico di Torre Annunziata e ad aumentare l’afflusso di visitatori. All’interno del nuovo complesso, infatti, sarà realizzato un museo archeologico virtuale che collegherà idealmente la Villa di Poppea con il Parco Archeologico di Pompei.

Ed in effetti il nuovo polo culturale oplontino sorgerà, strategicamente, a metà strada tra la Villa di Poppea e gli Scavi di Pompei e a breve distanza da Villa Regina, altra straordinaria area archeologica nel comune di Boscoreale.

I tempi per la realizzazione di quanto progettato non dovrebbero essere lunghissimi, di certo si sa che sarà necessario circa un mese per completare l’abbattimento dell’edificio che fu la scuola di tanti giovani torresi negli anni ’80. Poi l’abbandona il degrado, il saccheggio e anche lo sfregio della malavita che ha usato i resti della scuola come nascondiglio, anche di armi e droga.

Al lavoro in questo prossimo mese gli operai dell’Edil Cava di Santa Maria la Bruna, mentre sarà la Goget a riqualificare tutta l’area, che va dalla chiesa di Sant’Alfonso sino ad affacciarsi su via Settetermini, con la realizzazione delle nuove strutture.

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