Questa mattina si è insediata la Commissione d’accesso al Comune di Pomigliano d’Arco, inviata dal Prefetto di Napoli per la verifica degli atti amministrativi. La notizia è stata resa nota dalla stessa amministrazione comunale attraverso un comunicato ufficiale.

Il sindaco di Pomigliano, Raffaele Russo, ha commentato con serenità l’arrivo della Commissione: “Poiché siamo tranquilli e certi dell’operato integerrimo di questa amministrazione comunale, attendiamo i riscontri della stessa Commissione d’accesso con la massima serenità”.

La Commissione è stata inviata dal Prefetto per “verifica infiltrazioni clan”

La Commissione di accesso a Pomigliano d’Arco dovrà “verificare la sussistenza di tentativi di infiltrazione e/o di collegamenti della criminalità organizzata nel contesto dell’amministrazione del suddetto Comune”. Così in una nota del prefetto di Napoli, Michele di Bari, che ha nominato la commissione su delega del ministro dell’Interno. L’accesso avrà durata di tre mesi, prorogabili una sola volta per ulteriori tre mesi.

Alla guida dell’importante centro del napoletano, per la settima volta, l’ex socialista 84enne, Raffaele Russo

Pomigliano d’Arco, con i suoi 40.000 abitanti, rappresenta uno dei centri più rilevanti della provincia di Napoli, anche grazie alla presenza dello stabilimento Stellantis e di altri insediamenti industriali. L’attuale sindaco, Raffaele Russo, 84 anni, guida una maggioranza di centrodestra ed è stato rieletto nel maggio 2023 con il 72,5% dei consensi per il suo settimo mandato. Russo ha una lunga storia politica, essendo stato sindaco più volte sin dagli anni ’80, inizialmente come esponente del Partito Socialista Italiano (PSI).

Pomigliano nell’occhio del ciclone da alcuni anni

Tanti gli episodi dubbi che si sono susseguiti negli ultimi anni, tante le polemiche ma finora non era scattato alcun provvedimento. Dalla chiusura di tutte le agenzie di pompe funebri della città al sequestro di interi condomini giudicati abusivi dalla procura di Nola. A monopolizzare la cronaca cittadina poi, il provvedimento di decadenza del comandante della polizia municipale, Luigi Maiello, che aveva indagato in vari settori per sospette connessioni tra clan e politica.

Il 26 novembre il prefetto Michele Di Bari ha colpito la movida con l’emanazione di altre interdittive a carico di alcune attività di ristorazione, chiedendo di adottare di conseguenza provvedimenti in merito al Comune.

Negli ultimi mesi, Russo è stato al centro di una vivace polemica con il parlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra (Avs), Francesco Emilio Borrelli. Quest’ultimo aveva sollecitato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, a inviare una commissione d’accesso al Comune di Pomigliano. Alle dichiarazioni di Borrelli sulla presunta presenza della camorra nella città vesuviana, il sindaco aveva risposto duramente, annunciando una querela.

Borrelli (Avs), bene Commissione accesso a Pomigliano d’Arco

“Bene l’insediamento della Commissione d’accesso al Comune di Pomigliano d’Arco, disposta dal Prefetto di Napoli per verificare gli atti amministrativi. Si tratta di un passaggio fondamentale, che come Alleanza Verdi Sinistra abbiamo richiesto da tempo, per fare chiarezza su situazioni preoccupanti riguardo alla legalità e alla trasparenza”. Lo ha sottolineato il una nota il deputato di Avs, Francesco Emilio Borrelli, commentando l’insediamento della Commissione di accesso.

“Per mesi ho sollecitato l’attenzione delle istituzioni, anche attraverso interrogazioni parlamentari, su vicende inquietanti che coinvolgono il territorio di Pomigliano d’Arco – ha proseguito – le segnalazioni di presenze di esponenti legati alla criminalità organizzata nella casa comunale e le interdittive antimafia emesse dal Prefetto sono segnali che non possono essere ignorati. Nonostante ciò, il sindaco Lello Russo continua a sostenere che la camorra non esiste, negando l’evidenza dei fatti”.

Borrelli, infine, auspica che “la Commissione svolga il proprio lavoro con rigore, profondità e tempestività. Pomigliano d’Arco – ha concluso il parlamentare – merita istituzioni limpide e impegnate a contrastare ogni forma di infiltrazione criminale. La camorra non può trovare spazio nelle amministrazioni pubbliche. Continueremo a vigilare e a sostenere ogni intervento utile per garantire che le istituzioni siano al servizio esclusivo dei cittadini, libere da ogni condizionamento”.

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