Giornata di travaglio per il “Castello delle cerimonie” di Sant’Antonio Abate. In mattinata il “Grand Hotel La Sonrisa” ha ricevuto il provvedimento di revoca delle licenze per la ristorazione e per l’albergo, notificato alle tre società che hanno gestito finora la struttura, in vista della completa acquisizione del bene a patrimonio comunale. Tutto è mutato in serata, con la decisione della settima sezione del Tar della Campania che ha sospeso, fino al prossimo 9 gennaio, la revoca delle licenze.
Revoca delie licenze da parte del Comune di Sant’Antonio Abate
In mattinata l’ulteriore atto del Comune di Sant’Antonio Abate che proseguiva il braccio di ferro con la famiglia Polese, a un anno quasi dalla sentenza della Cassazione che aveva dichiarato abusivo l’hotel. L’amministrazione comunale notificava il provvedimento di revoca delle licenze alberghiere e per la ristorazione. A dare notizia Ilaria Abagnale, sindaco di Sant’Antonio Abate. Nel provvedimento redatto dagli Uffici comunali abatesi si precisava: “In caso di mancata ottemperanza, anche parziale, del provvedimento sì procederà alla chiusura forzata dei locali mediante l’apposizione di sigilli”.
Il comune abatese intenzionato a proseguire con l’acquisizione del bene e al suo riutilizzo
“Con questo provvedimento – ha spiegato Abagnale – prosegue il complesso iter per la completa acquisizione del bene a patrimonio comunale, in esecuzione di una sentenza definitiva che prevede la confisca per il reato di lottizzazione abusiva. Tutte le operazioni stanno proseguendo, anche sulla base del confronto sempre aperto con la Prefettura di Napoli e con la Procura Generale, costantemente informate degli sviluppi. Nelle prossime settimane – conclude il sindaco di Sant’Antonio Abate – il Consiglio Comunale sarà chiamato a pronunciarsi sui primi atti d’indirizzo per il futuro degli immobili e dell’area di circa 44mila metri quadrati che entreranno a far parte delle proprietà del Comune abatese. Un primo passo per dare nuova vita a quell’area – conclude Ilaria Abagnale – seguendo i dettami della sentenza della Corte di Cassazione, che ha indicato come alternative la demolizione o il recupero del compendio immobiliare attraverso una pianificazione”.
La decisione del Tar Campania: La Sonrisa resta aperta fino al 9 gennaio
Ma come detto in serata è arrivata la sospensione del provvedimento comunale. I giudici amministrativi nel decreto ritengono che “sia opportuno disporre la sospensione del provvedimento impugnato fino alla camera di consiglio del 9 gennaio 2025, al fine di consentire la prosecuzione dell’attività commerciale” e “unicamente in relazione agli eventi già programmati” (di cui viene indicato un elenco) e “alle prenotazioni alberghiere già effettuate, con esclusione di ogni altra ulteriore attività”. Al Comune viene ordinato “di controllare il rispetto dei termini della presente misura cautelare”.