Pimonte, celebrato il primo anno dalla riapertura della chiesa di San Michele

La comunità pimontese indossa l’abito da festa, per celebrare il primo anno dalla riapertura della chiesa di San Michele. L’evento si è svolto martedì sera, alla presenza delle autorità istituzionali, religiose e militari cittadine.

“E’ stata una grande emozione ricordare tutti insieme – afferma il sindaco Francesco Somma – la giornata epocale del 17 dicembre 2023, nella quale, dopo 43 lunghi anni di attesa, il popolo di Pimonte ha potuto riappropriarsi della propria chiesa madre”.

La chiesa di San Michele Arcangelo, che era chiusa dal terremoto del 1980, rappresenta infatti un patrimonio inestimabile di storia, arte, cultura e fede, devastato da quel tragico evento. “Tanto ancora rimane da fare – continua il primo cittadino – per completare i lavori di restauro, ma tantissimo è stato fatto. Questa riapertura è un segno concreto di speranza e rinascita, non solo per il luogo di culto, ma per l’intera comunità pimontese”.

I residenti non ci credevano più: i lavori di ristrutturazione dopo gli ingenti danni del terremoto sembravano non giungere mai a conclusione. La svolta decisiva l’ha data la Regione Campania lo scorso anno, grazie ad un importante finanziamento con il quale il Comune di Pimonte, per fini sociali, ha potuto acquistare un fabbricato di proprietà della Chiesa, dando la possibilità di immettere nelle casse della Parrocchia di San Michele Arcangelo un’importante cifra che ha consentito la realizzazione dei lavori di completamento della sua Chiesa.

“Nel 2023 si è finalmente conclusa la sua rinascita – a parlare è ancora Somma – resa possibile anche grazie all’intervento della nostra amministrazione, che ha destinato 150.000 euro ai lavori di completamento del restauro. Questo contributo ha permesso di restituire al nostro paese un simbolo della nostra identità e delle nostre radici.”

Francesco Fusco

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