A oltre un secolo di distanza, le idee visionarie di Anton Dohrn vedono la luce: arriva a Napoli il Triton 3300/3 MKII, il moderno batiscafo della Stazione Zoologica Anton Dohrn destinato alle esplorazioni nelle profondità del Mar Mediterraneo. Questo sofisticato veicolo, costato oltre 5 milioni di euro è stato acquistato grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e svolgerà un ruolo fondamentale nell’ambito del progetto EMBRC-UP – coordinato da Massimo Cavaliere, direttore generale della stazione Anton Dohrn- che ha per scopo il rafforzamento delle infrastrutture di ricerca esistenti e la creazione di nuovi strumenti per la ricerca scientifica in Europa. Questo programma contribuirà a fare di SZN un hub di eccellenza.
“Con l’arrivo del Triton 3300/3 MKII – spiega il Presidente SZN Roberto Bassi – la Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli si conferma come un’eccellenza nel panorama scientifico internazionale. Questo straordinario strumento rappresenta una rivoluzione per la ricerca marina nel mediterraneo, permettendoci di raggiungere ripetutamente e operativamente profondità che fino a pochi anni fa sono state accessibili solo episodicamente e con tecnologie estremamente costose. Ora, per la prima volta in Italia, possiamo portare i nostri scienziati fino a mille metri sotto la superficie marina, consentendo loro di osservare con i propri occhi, ecosistemi e processi che costituiscono il cuore pulsante della vita sul nostro pianeta. E’ certo una conquista. Allo stesso tempo è una forte responsabilità finanziaria che faremo il possibile per fronteggiare in un periodo di ristrettezze di fondi destinati alla ricerca.”
Il Triton 3300/3 MKII per la Stazione Zoologica di Napoli rappresenta una tappa importante per la propria storia: oltre un secolo fa’ Anton Dohrn, mente visionaria oltre che brillante studioso, aveva già intuito, le potenzialità nascoste nei fondali marini del Mediterraneo ed enunciato la necessità di studiare il mare andando in profondità, lontano dalla costa.
All’inizio del Novecento queste idee si complementarono perfettamente con quelle di Alfred Krupp, industriale tedesco trasferitosi a Capri per motivi terapeutici e appassionato di biologia marina, che propose al fondatore della Stazione Zoologica di Napoli di intraprendere una campagna di ricerche, da lui finanziata, per esplorare i fondali. Le sue esplorazioni portarono alla scoperta di diverse specie marine sconosciute agli studiosi della fauna ittica del Mediterraneo.