“Natale in casa… Salemme”, la sera di Santo Stefano in diretta su Rai 1
IGV News
Dopo il successo ottenuto nel 2023 con “Napoletano? E famme ‘na pizza”, l’attore e regista partenopeo illumina la serata del 26 dicembre, portando in scena, in diretta televisiva su Rai 1 dall’Auditorium Domenico Scarlatti della sede Rai di Napoli, “Natale in casa Cupiello“, la commedia “eduardiana” per eccellenza, impreziosita, in questo allestimento, dalle musiche di Nicola Piovani.
Fedele al testo originale, Salemme dimostra l’attualità di una delle opere più note del teatro del Novecento, rappresentata per la prima volta da Eduardo al Teatro Kursaal di Napoli, il 25 dicembre 1931, e da lui portata in Tv nella versione a colori del 1977 con, tra gli altri, Regina Bianchi, Enzo Cannavale e Angela Pagano. Lo spettacolo ha dato il via, negli anni Trenta, alla felice esperienza della Compagnia del “Teatro Umoristico I De Filippo”, composta dai tre fratelli Eduardo, Titina e Peppino e da attori già famosi o esordienti che lo sarebbero diventati.
La commedia si svolge nell’arco di cinque giorni a cavallo del Natale: Luca Cupiello, il capofamiglia, si rifugia nella preparazione maniacale, quasi delirante, del presepe per evitare di confrontarsi con le problematiche personali e sociali che affliggono i membri della sua famiglia.
“Mi sono avventurato nel capolavoro di Eduardo ‒ ha detto Salemme ‒ mettendo in piedi una macchina pazzesca, davanti e dietro le quinte, a cui lavorano più di 40 persone. Portare in scena per la prima volta un’opera così fondamentale per il teatro italiano è stata una gioia immensa. Attraverso il meraviglioso testo di Eduardo, respirando le sue parole, ho potuto riscoprire una civiltà culturale che credo si stia affievolendo nel mondo di oggi”.
Nel riprendere questo testo, l’attore e la sua compagnia rievocano il tempo in cui lo stesso Salemme mosse i primi passi nel mondo del teatro, incontrando il Maestro De Filippo nel 1977, a Cinecittà, dove si trovava per provare a fare la comparsa in qualcuna delle sue commedie che stava registrando per la Rai. In quella occasione, Eduardo indossava lo scialle color vinaccia pallido sulle spalle, un camicione da notte e i mutandoni che finivano dentro i calzettoni di lana. Era il costume di “Natale in casa Cupiello”, la commedia “più bella, più amara, più divertente, più sentimentale, più intensa, più malinconica, più festosa, più struggente della storia”.
Da allora, Vincenzo Salemme è diventato attore a tempo pieno, dopo aver avuto il privilegio di lavorare con Eduardo nei suoi ultimi due anni di palcoscenico e, per dodici anni, nella compagnia del figlio Luca.
Le commedie e gli spettacoli scritti e messi in scena da Salemme da più di 30 anni, spesso portati anche sul grande e sul piccolo schermo, non hanno smorzato “la voglia di tornare in quella casa degli anni ’40 del secolo scorso, di sentire il freddo del dopoguerra addolcito dai preparativi del presepe, la voglia di rivedere quel prototipo di bamboccione, indimenticabile nelle sembianze di Luca De Filippo, la voglia di sentire le zampogne a fare da colonna sonora alla forza travolgente e incontrollabile delle passioni della figlia, la voglia di rivedere la potenza disperata di Concetta/Pupella Maggio, le sue lacrime di fronte al pericolo della disgregazione familiare, la voglia di abbracciare la tenera impotenza di Luca Cupiello di fronte alle promesse disilluse della vita. Ecco perché ho deciso di mettere in scena questo capolavoro. E di farlo come io ho imparato a fare in questo mestiere. Con semplicità e amore. Amore per le mie origini, amore per Eduardo, per Luca, amore per quei Natali passati davanti alla televisione per scaldarci il cuore tra una manciata di struffoli e una giocata a tombola”.