Il 6 dicembre 2024 ha debuttato, su Disney+, la nuova serie originale italiana “Uonderbois”: un progetto audace che porta gli spettatori in un viaggio affascinante attraverso la Napoli underground, ricca di misteri e storie popolari.

Uonderbois: la serie che esplora una Napoli dietro le apparenze

La serie si inserisce in un filone di produzioni che hanno reso Napoli una protagonista indiscussa della narrativa cinematografica e televisiva, ammirata da registi del calibro di Paolo Sorrentino e Gabriele Salvatores. “Uonderbois” si inserisce in questa tendenza, distinguendosi per la sua capacità di raccontare una Napoli poco conosciuta, rivelando un lato della città che, in barba alle apparenze, invita a esplorarne le leggende.

Diretta da Andrea De Sica e Giorgio Romano, creata da Barbara Petronio e Gabriele Galli, “Uonderbois” si presenta come un prodotto versatile, adatto tanto ai giovani quanto al pubblico adulto.

La trama prende le mosse da un gruppo di cinque ragazzi, guidati da Tonino, soprannominato “Uonderboi”.

I giovanissimi protagonisti vengono sfrattati dalle loro case nei quartieri popolari di Napoli, a causa delle macchinazioni della perfida proprietaria La Vecchia, interpretata da Serena Rossi. La storia prende le mosse dal furto di una statuetta di Maradona, simbolo di speranza e identità culturale per i ragazzi, trafugata dal misterioso personaggio interpretato da Massimiliano Caiazzo.

Con un cast d’eccezione, che include attori come Junior Rodriguez, Melissa Caturano, Gennaro Filippone e con la partecipazione del noto cantante e attore napoletano Nino D’Angelo, “Uonderbois” promette di catturare l’attenzione degli spettatori non solo per la sua trama avvincente, ma anche per le performance dei suoi interpreti. Inoltre, da non sottovalutare è la partecipazione del capitano del Napoli, Giovanni Di Lorenzo. La sua presenza, sebbene in un cameo, rappresenta un legame diretto con la cultura sportiva napoletana e il suo impatto sulla comunità. Impossibile non citare la colonna sonora che, tra canzoni appartenenti alla tradizione popolare partenopea e le note di Geolier, cattura ulteriormente l’attenzione del pubblico.

Uonderbois, l’esclusiva de il Gazzettino vesuviano già nel 1996: la storia del Monaciello

Le pagine del Gazzettino davanti alla macchina da presa della serie “Uonderbois”

Uno degli elementi più interessanti della serie, lo si è capito, è l’inserimento di riferimenti locali e culturali, che la rendono ancora più affascinante per il pubblico… e cara a noi collaboratori del Gazzettino!

Quinto episodio, minuto 4: i ragazzi trovano il nascondiglio del “Munaciello” nonché le pagine del nostro “Gazzettino vesuviano” che ne hanno raccontato le imprese. La presenza di un elemento così emblematico nella narrazione sottolinea l’importanza che la serie dà al concetto di comunità e al contesto in cui i protagonisti si muovono. Le pagine del Gazzettino davanti alla macchina da presa contribuiscono a rendere la narrazione più autentica, in un legame profondo con la realtà di Napoli che disintegra le distanze tra il fantastico e il reale.

Con il riuscitissimo equilibrio tra mistero, avventura e riferimenti culturali, la nuova produzione di Disney+ promette di intrattenere un pubblico vasto, dai giovanissimi agli adulti, con un racconto che celebra la bellezza e la complessità della nostra Napoli, città unica al mondo.

Anna Rega

Disney+ celebra “Il Gazzettino Vesuviano” in Uonderbois: cronisti della magia di Napoli

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