Antonio Pompilio “‘o Cafone”, 47 anni, ritenuto tra i reggenti del clan Amato-Pagano, il gruppo di camorra conosciuto come “gli Scissionisti” o anche “gli Spagnoli” proprio per gli appoggi su cui potevano contare nella penisola iberica, è stato catturato a Barcellona dopo essere sfuggito all’arresto due mesi fa. La cattura è stata eseguita dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli, con il supporto della D.C.S.A., del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia, di Europol e del Raggruppamento Operativo Speciale. Decisivo il contributo dell’Udyco – Policia National di Madrid nella fase esecutiva.
L’ordinanza e le accuse
L’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere è stata emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. Pompilio era gravemente indiziato, insieme ad altri indagati, di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, con l’aggravante della disponibilità di armi e del favoreggiamento al clan Amato-Pagano, noto per la sua presenza nei quartieri di Scampia e nei comuni limitrofi di Melito e Mugnano di Napoli e con base logistica in Gricignano d’Aversa (Caserta).
L’indagine e le connessioni internazionali
Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, hanno rivelato l’esistenza di due distinte organizzazioni criminali operanti sul territorio napoletano, dedite al traffico di stupefacenti. Le due reti, sebbene non collegate tra loro, condividevano lo stesso canale di approvvigionamento, gestito da un narcotrafficante ancora latitante in Spagna. Le sostanze stupefacenti trattate comprendevano principalmente cocaina e hashish.
Le prossime fasi processuali
La Direzione Distrettuale Antimafia proseguirà le indagini per ricostruire ulteriormente i legami internazionali del clan e valutare ulteriori misure cautelari nei confronti di altri membri coinvolti nella rete criminale. Pompilio, nel frattempo, attende l’estradizione in Italia per affrontare il processo a suo carico.