Maria Alessandra Sandulli è una delle nuove quattro giudici elette dal Parlamento alla Corte Costituzionale. Nata a Napoli nel 1956, Sandulli vanta una lunga carriera accademica e professionale nel campo del diritto amministrativo.

Professore ordinario presso l’Università degli Studi Roma Tre, è titolare degli insegnamenti di Diritto Amministrativo e Giustizia Amministrativa. Ha inoltre insegnato Diritto Sanitario dal 2017 al 2020.
Figlia di Aldo Mazzini Sandulli, giurista di spicco e presidente della Consulta tra il 1968 e il 1969, Sandulli ha seguito le orme paterne nel campo del diritto, costruendosi una reputazione solida e indipendente. Avvocata cassazionista dal 1985, dirige un proprio studio legale a Roma, specializzato in diritto amministrativo, con particolare attenzione all’edilizia, ai lavori pubblici, alla contrattualistica pubblica, ai servizi pubblici e alla tutela della concorrenza.
Il lungo iter per l’elezione alla Corte Costituzionale
La sua elezione è frutto di un accordo bipartisan che ha sbloccato un lungo stallo parlamentare durato mesi. Dopo ben 13 fumate nere e trattative serrate, Sandulli è stata scelta come figura tecnica condivisa tra maggioranza e opposizione, ottenendo 502 voti. Il suo nome era già emerso nel 2014, quando Matteo Renzi la propose come giudice costituzionale in quota centrodestra. Ma la sua nomina fu ostacolata a causa del suo sostegno all’appello dei giuristi “Salviamo la Costituzione” contro la riforma della giustizia promossa da Silvio Berlusconi.
La recente elezione dei quattro giudici della Corte Costituzionale ha richiesto un intenso lavoro di mediazione tra le forze politiche. Insieme a Sandulli, sono stati eletti Massimo Luciani (quota opposizione, indicato dal Pd), Roberto Cassinelli (Forza Italia) e Francesco Saverio Marini (Fratelli d’Italia). La trattativa ha visto momenti di forte tensione e divergenze interne sia nella maggioranza che nell’opposizione. La pressione del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha giocato un ruolo cruciale nel sollecitare una soluzione per ripristinare il plenum della Corte.
Cos’è la Corte Costituzionale e qual è il suo ruolo?
La Corte Costituzionale, o Consulta, è l’organo supremo di garanzia della Costituzione italiana. Composta da 15 giudici, ha il compito di valutare la legittimità delle leggi, assicurando che siano conformi ai principi costituzionali. I suoi membri sono nominati in parti uguali dal Presidente della Repubblica, dal Parlamento e dalle supreme magistrature (Cassazione, Consiglio di Stato e Corte dei Conti).

Le principali funzioni della Consulta includono: il giudizio di legittimità costituzionale delle leggi e degli atti aventi forza di legge; il giudizio sui conflitti di attribuzione tra i poteri dello Stato e tra Stato e Regioni; il giudizio sulle accuse di alto tradimento e attentato alla Costituzione nei confronti del Presidente della Repubblica; il giudizio di ammissibilità dei referendum abrogativi. L’elezione di Sandulli e degli altri giudici consente ora alla Corte di tornare a operare al completo, garantendo il pieno esercizio delle sue funzioni e la tutela della Carta Costituzionale.