Viaggio nel tempo con Carlo Avvisati: Pompei “guida” turistica di un viaggiatore di 2000 anni fa

Quest'ultimo lavoro letterario del giornalista e saggista napoletano sarà nelle librerie dal 21 febbraio. Il vademecum, pur muovendosi secondo lo stile di un racconto è invece la testimonianza scientificamente corretta di accadimenti, fatti, uomini e cose

Il 21 febbraio arriva in libreria un volume prezioso, per appassionati e semplici curiosi, realizzato dal giornalista e saggista Carlo Avvisati. Un volume imperdibile e che solo la verve, la preparazione, l’amore per la storia e la cultura del territorio vesuviano che da sempre anima Carlo, amico e collaboratore de il Gazzettino vesuviano, poteva immaginare, sviluppare e realizzare.

Stiamo parlano di un lavoro che unisce fantasia e storia, curiosità e studio; stiamo parlando di una “guida” turistica di 2000 anni fa (collana Le guide Marlin diretta da Paolo Romano che comprende Io, la Campania dello stesso Romano e Napoli, mia madre di Federica Flocco).

La visita alla città romana di Pompei si apre con un antefatto datato agosto del 79 d.C., allorché quattro liberti romani, sfruttando un incidente avuto in un termopolio della Suburra, si fanno inviare, tutto spesato, nella cittadina campana prima dell’eruzione, quali legati dell’imperatore Tito Flavio Vespasiano.

I quattro arrivano a Pompei con l’incarico di raccogliere notizie sui continui terremoti e relazionarne al Senato.

La vacanza, che poi è il loro fine ultimo, la vita in città, i danni e gli accadimenti sono il filo conduttore della visita guidata tra vicoli e grandi arterie, monumenti pubblici, case patrizie, bottegucce e opifici, postriboli e bettole, cibi e bevande, panettieri e vinai, produttori di garum, case di cura e associazioni di lavoratori, spettacoli, gladiatori, artisti, artigiani, scuole pittoriche. Insomma una sorta di guida turistica ante litteram, realizzata attraverso il reportage dei protagonisti del racconto.

Forte della sua esperienza e conoscenza del sito archeologico, Avvisati tesse un itinerario scientificamente corretto della Pompei di duemila anni fa, utile al lettore di oggi per immergersi in essa, come se la visitasse allora. Un vero e proprio viaggio nel tempo, per conoscere al meglio, e in maniera piacevole, la vita quotidiana della cittadina romana nel I secolo dopo Cristo.

“La guida nasce dall’idea di prendere, letteralmente, per mano il visitatore che arriva a Pompei e accompagnarlo tra strade, vicoli, case e edifici di una città antica di duemila anni, facendogli provare l’emozione e la meraviglia di un salto temporale di venti secoli, e portandolo a vivere, così, la città in modo identico a quello di un pompeiano del I secolo dopo Cristo. Per questo motivo, il vademecum, pur muovendosi secondo lo stile di un racconto è invece la testimonianza scientificamente corretta di accadimenti, fatti, uomini e cose, così come sono emersi dalle ricerche che gli archeologi hanno messo in campo in quasi tre secoli di indagini.

Persino i particolari più insignificanti sono stati riportati con puntiglio scientifico. Così come, ad esempio, è avvenuto per il cibo cucinato nei locali deputati alla ristorazione o nelle sfarzose domus dei ricchi pompeiani, o per i nomi dei personaggi, che nella narrazione prendono vita e si muovono e interagiscono con attori della guida e con la vita cittadina. Perché quei Pinario Ceriale, la prostituta Attica, il lenone Victore, il guardiano delle terme Januarius, Asellina e compagne, Telefo il gladiatore, Agatho il profumiere, sono davvero gli abitanti della città, nel 79 dopo Cristo.

Insomma niente è stato lasciato al caso per il rispetto che si deve all’intelligenza di chi visita la Pompei di oggi e per quella gente che, duemila e passa anni fa, è stata testimone e vittima di una tragedia immane che nessuno avrebbe mai potuto immaginare“.

“La collana – spiega Paolo Romano, giornalista e scrittore, direttore delle Guide Marlin – è improntata all’originalità di approccio ai luoghi e alla Storia, in una simbiosi che si fa discorso narrativo. Per cogliere appieno tutti gli aspetti di una geografia che potremmo definire ‘evocativa’, occorre muoversi attraverso i canali della meraviglia e della fascinazione, senza mai perdere di vista la veridicità e le fonti. Questo “viaggio” a Pompei, sfruttando la potenza evocativa delle parole di un esperto, porta il lettore a muoversi con grande curiosità tra i vicoli dell’antica città romana, vista direttamente attraverso gli occhi dei cittadini di allora”.

Carlo Avvisati vive e lavora a Napoli. Scrive di archeologia e arte per “Il Giornale dell’Arte” e “Bell’Italia”. Con una produzione di circa 20.000 articoli ha collaborato come giornalista con numerose testate tra cui: “Il Mattino”, “l’Unità”, “Roma”, “Il Tempo”, “Il Messaggero”, “Il Giornale di Napoli”, “La Città (di Napoli)”, “Oggi”, “Sud”, “Rivista Europea” e “Panorama”. È stato inoltre ospite in varie trasmissioni televisive e radiofoniche: “Geo & Geo” Rai 3 – speciale sui vulcani e in particolare sul Vesuvio; BBC: rischio Vesuvio; Rai 1 Mattina; Baobab – Radio Rai 1. Dieci tra i suoi saggi sono alla Library of Congress, Washington, USA e alla BNF di Francia. Esperto di tradizioni e costumi popolari campani e dialetto napoletano, è autore di quaranta pubblicazioni tra raccolte poetiche, poemetti, traduzioni di classici in dialetto napoletano, saggi d’archeologia, di storia, di costume, romanzi.

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