Il campione italiano di tennis, numero uno al mondo, ha patteggiato una sospensione di tre mesi dopo la vicenda legata al doping del Clostebol, farmaco vietato nel marzo del 2024 e usato da uno suo fisioterapista durante un massaggio . Il tennista era stato trovato positivo a questa sostanza solo perché il suo massaggiatore aveva utilizzato questo farmaco per curare una sua ferita e poi non aveva attuato tutte le contromisure per impedire una cross contaminazione con Sinner.
La sospensione dall’attività agonistica di Sinner
Dopo questa sentenza, Sinner non potrà giocare dal 9 febbraio fino al 4 maggio, e potrà tornare ad allenarsi dal 13 aprile. Nonostante la sospensione potrà partecipare agli internazionali di Roma a maggio, dal 7 al 18. Successivamente Il numero uno potrà partecipare al torneo del Roland Garros.
La WADA ha così accettato le spiegazioni del tennista italiano, che avrebbe potuto rischiare da un anno a due anni di squalifica se si fosse andato a processo con un verdetto che sarebbe arrivato solo a fine anno e che quindi avrebbe potuto influenzare le prestazioni di Sinner.
Il comunicato della WADA
“L’Agenzia Mondiale Antidoping (Wada) conferma di aver raggiunto un accordo per la risoluzione del caso riguardante il tennista italiano Jannik Sinner, con l’atleta che ha accettato un periodo di ineleggibilità di tre mesi per una violazione delle norme antidoping, dopo essere risultato positivo al clostebol, una sostanza proibita, nel marzo 2024. Nel mese di settembre, Wada aveva presentato un ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport (Tas) nel caso del sig. Sinner, che era stato giudicato da un Tribunale Indipendente come non responsabile né negligente. Nonostante questo ricorso, le circostanze specifiche del caso hanno portato Wada a considerare un accordo per garantire un esito equo e appropriato, conformemente all’Articolo 10.8.2 del Codice Mondiale Antidoping.
Wada accetta la spiegazione fornita dall’atleta riguardo alla causa della violazione, come indicato nella decisione di primo grado. Wada riconosce che il sig. Sinner non aveva intenzione di barare e che la sua esposizione al clostebol non ha fornito alcun beneficio in termini di prestazioni, avvenendo a sua insaputa a causa della negligenza di alcuni membri del suo entourage. Tuttavia, secondo il Codice e in base ai precedenti del Tas, un’atleta è ritenuto responsabile della negligenza del proprio entourage. Considerando l’unicità dei fatti di questo caso, è stata ritenuta appropriata una sospensione di tre mesi. Come già affermato, Wada non ha richiesto la squalifica di alcun risultato, ad eccezione di quanto già imposto dal tribunale di primo grado.
La Federazione Internazionale di Tennis e l’Agenzia Internazionale per l’Integrità del Tennis, entrambe co-respondenti al ricorso di Wada presso il Tas e nessuna delle quali ha impugnato la decisione di primo grado, hanno accettato l’accordo per la risoluzione del caso. Secondo i termini dell’accordo, il sig. Sinner sconterà il suo periodo di ineleggibilità dal 9 febbraio 2025 fino alle 23:59 del 4 maggio 2025 (inclusi quattro giorni già scontati dall’atleta durante la sospensione provvisoria). In base all’Articolo 10.14.2 del Codice, il sig. Sinner potrà riprendere ufficialmente l’attività di allenamento dal 13 aprile 2025. Alla luce dell’accordo, Wada ha formalmente ritirato il proprio ricorso al Tas”.
A quali tornei sarà assente?
Sono cinque i tornei che Sinner dovrà saltare per la squalifica di tre mesi: Doha, Indian Wells, Miami, Madrid, Montecarlo.
In ogni caso, prima del rientro a Roma a inizio maggio, la sua posizione da numero uno, a meno di super trionfi di Zverev o Alcaraz che lo seguono in classifica, non dovrebbe risentirne.
Sinner potrà difendere la Coppa Davis per l’Italia e partecipare a tutti gli Slam del 2025.
Domenico Ferraro