Nel 2020 una studentessa aveva compiuto un gesto analogo e, tre anni prima, un altro ragazzo aveva scelto il gesto estremo con le stesse modalità.
Nel primo pomeriggio di oggi 17 febbraio 2025, intorno alle 15, un drammatico episodio ha scosso la comunità dell’Università di Salerno. Il giovane Nunzio Iervolino, studente originario di Poggiomarino e iscritto al corso di Economia e Management, ha compiuto un gesto estremo lanciandosi nel vuoto dal quarto piano del parcheggio dell’ateneo, precipitando per circa dieci metri.
Dinamiche dell’episodio e i tragici precedenti
Secondo le prime ricostruzioni, Nunzio si trovava da solo al momento della caduta e non sembrano esserci elementi che indichino la presenza di altre persone nelle immediate vicinanze. Le autorità stanno attualmente approfondendo le dinamiche dell’episodio partendo proprio dall’ipotesi del gesto volontario.
Il tragico evento richiama purtroppo altri casi simili verificatisi in passato all’interno della stessa struttura. Nel 2020 una studentessa aveva compiuto un gesto analogo e, tre anni prima, un altro ragazzo aveva scelto il gesto estremo con le stesse modalità. Tutti episodi tragici che hanno ancora una volta sollevato interrogativi sul benessere psicologico degli studenti e sull’efficacia dei sistemi di supporto.
Il ragazzo era stato dichiarato “decaduto” dalla carriera universitaria
Dalle informazioni emerse risulta che, pur essendo iscritto, Nunzio non sosteneva più esami da diversi anni. Secondo il regolamento interno dell’ateneo, nel 2023 era stato dichiarato “decaduto”, ma sembra che lo studente non fosse a conoscenza della propria situazione, condizione che potrebbe aver contribuito a un profondo senso di disperazione e all’insano gesto.
Intervento delle autorità e dei soccorsi
Immediatamente dopo l’episodio, l’area è stata transennata per evitare l’afflusso massiccio di studenti e garantire la sicurezza sul luogo. Agenti della Polizia locale di Fisciano e personale sanitario dell’associazione La Solidarietà, con un’auto medica e un’ambulanza, sono intervenuti prontamente. Tuttavia, nonostante l’arrivo tempestivo dei soccorsi del 118, le lesioni interne provocate dall’impatto con l’asfalto si sono rivelate troppo gravi, e il giovane è deceduto sul colpo. Intorno alle 18, il corpo è stato trasferito nell’obitorio dell’ospedale di Mercato San Severino.
Le reazioni e le parole del Rettore
La notizia ha immediatamente sconvolto l’intera comunità universitaria e quella di Poggiomarino, il centro vesuviano in cui viveva Nunzio Iervolino. Il rettore Vincenzo Loia ha espresso il cordoglio dell’ateneo, dichiarando: “Esprimiamo il profondo cordoglio di tutta la nostra comunità universitaria per il dolore che ha colpito la famiglia, gli amici, gli affetti. In questo momento ci uniamo in silenzio a questo dolore“.
Il rettore ha inoltre sottolineato come eventi così tragici evidenzino le fragilità nascoste dei giovani, richiedendo una riflessione profonda e un impegno concreto nel rafforzamento del supporto psicologico. “Siamo un campus che vive e si raccoglie attorno agli studenti, accompagnandoli nel loro percorso di studio e umano, con attenzione e forte senso di responsabilità“, ha aggiunto Loia, ricordando l’importanza del servizio di supporto psicologico di base e dell’osservatorio per il benessere, strumenti fondamentali attivati per assistere i giovani nei momenti di difficoltà.