Ha appena compiuto 13 anni. Quasi non si vedeva nel gruppo di amici che i carabinieri della compagnia Napoli centro controllano nella storica piazza Dante.
Tra le decine di militari impegnati nel servizio alla movida ci sono anche i carabinieri in borghese del nucleo operativo e quel gruppo di minorenni viene preso alla sprovvista.
“Carabinieri”. Quella voce sorprende i ragazzini, un coltello cade a terra. Il 13enne è visibilmente spaventato, dirà inizialmente che quell’arma non era la sua ma di un amico che gliel’aveva prestata. Alla fine però cede e ammette le proprie colpe.
Il 13enne – è della zona Salvator Rosa ed è di ottima famiglia – è stato segnalato per poi essere affidato alla propria madre, palesemente mortificata. Il coltello di 14 centimetri di cui 6 di lama è stato sequestrato. Questo è solo l’ultimo caso avvenuto questa notte durante i controlli dei carabinieri che stanno constatando come la diffusione delle armi continui nonostante le campagne di prevenzione. Un fenomeno che vede i coltelli nelle mani di ragazzini sempre più piccoli.