Questa mattina, poco dopo le 6:30, la quiete delle prime ore della giornata nel quartiere Fuorigrotta è stata squarciata da un agguato mortale. Un sicario, in sella a uno scooter, ha aperto il fuoco in piazzale Tecchio, un’area particolarmente frequentata, situata a pochi metri dalla stazione cumana e dallo stadio Maradona. Le vittime dell’attacco sono Pasquale D’Anna, 34 anni, e Massimo Aragiusto, 41, entrambi già noti alle forze dell’ordine.
L’attacco: una pioggia di proiettili davanti al bar
Secondo una prima ricostruzione, il killer ha agito in solitaria, affiancando con lo scooter l’auto su cui viaggiavano le due vittime. L’agguato è avvenuto davanti a un bar che, soprattutto nei fine settimana, è frequentato da centinaia di giovani.
Il principale bersaglio dell’attacco sembra essere stato D’Anna, raggiunto da numerosi colpi al petto esplosi da una pistola calibro 9. L’uomo ha perso il controllo del veicolo, finendo contro alcuni scooter parcheggiati sulla strada, a terra i frammenti di vetro del finestrino dell’auto. Nonostante il tentativo disperato di soccorrerlo e il trasporto d’urgenza al vicino ospedale San Paolo, per lui non c’è stato nulla da fare.
Più fortunato, seppur gravemente ferito, il passeggero dell’auto, Massimo Aragiusto, che ha riportato gravi lesioni e ha perso molto sangue. È stato sottoposto a un intervento chirurgico d’urgenza, ma secondo i medici non sarebbe in pericolo di vita.
Indagini e ipotesi investigative
Sul posto sono intervenuti immediatamente i Carabinieri, che hanno avviato le indagini sotto il coordinamento della Procura distrettuale antimafia di Napoli, diretta dall’aggiunto Sergio Amato.
D’Anna era considerato un personaggio di spicco nella criminalità organizzata di Pianura, quartiere della periferia occidentale di Napoli, teatro di una sanguinosa faida tra clan rivali. Secondo gli inquirenti, la sua uccisione potrebbe inserirsi nell’ambito dello scontro tra i gruppi Carillo-Perfetto e Calone-Esposito-Marsicano, due fazioni che si contendono il controllo delle attività illecite, in particolare il traffico di droga.
La faida di Pianura e la guerra tra clan
D’Anna era coinvolto in un’inchiesta sullo spaccio di stupefacenti ed era considerato vicino ai vertici del clan Carillo-Perfetto, la cui roccaforte si trova in via Evangelista Torricelli. Dall’altra parte, i Calone-Esposito-Marsicano operano in via Comunale Napoli, e il loro scontro ha già lasciato una scia di sangue negli ultimi anni.
Gli investigatori stanno ora raccogliendo le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti in zona per ricostruire l’accaduto e individuare il sicario. Al momento non è stato possibile interrogare Aragiusto, ancora in condizioni critiche dopo l’intervento chirurgico.