Una vasta operazione antidroga si è svolta nella notte scorsa a Marano di Napoli, condotta dai finanzieri del GICO di Napoli, con l’ausilio di elicotteri. L’operazione ha portato all’emissione di 16 misure cautelari, disposte dal Tribunale di Napoli nei confronti di altrettanti indagati, accusati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Gli arrestati
Gli arrestati sono: Maurizio Branco Cappiello, Giovanni Cerullo, Vincenzo Ciardiello, Domenico Della Rotonda, Ciro Di Lanno, Salvatore Di Palma, Alfredo Felaco, Antonino Lauro, Castrese Sarracino, Giancarlo Bonti, Stefano Verde, Castrese Simeoli, Rachele Nabila Moio, Vincenzo Maiorano, Maiorano Giovanni, Pasquale Vallefuoco e Giancarlo Ronti.
Il sistema di distribuzione della droga
Le indagini hanno rivelato un sofisticato sistema di distribuzione della droga, che prevedeva diverse modalità di consegna: dagli appuntamenti telefonici alle vendite a domicilio. Per eludere le forze dell’ordine, gli indagati utilizzavano un linguaggio in codice, riferendosi alle sostanze stupefacenti con termini come “t-shirt”, “pane”, “pesce” e “carne”.
Interrogatori e nuove disposizioni di legge
In conformità con le disposizioni della nuova legge Nordio, i sospettati saranno sottoposti a interrogatorio preventivo davanti al Giudice per le Indagini Preliminari (GIP). Questa procedura mira a garantire una valutazione tempestiva delle accuse e a tutelare i diritti degli indagati nelle fasi iniziali del procedimento penale.
Traffico internazionale di stupefacenti
Secondo le ricostruzioni dei magistrati della DDA di Napoli, Sergio Ferrigno e Giuseppe Visone, il gruppo criminale era dedito all’importazione di ingenti quantitativi di hashish dalla Spagna. I narcotici venivano acquistati a Fuengirola e Malaga, in Andalusia, per poi essere trasportati in Italia all’interno di doppi fondi artigianali ricavati nella carrozzeria di autocarri modificati.
Per garantire la sicurezza del trasporto, gli indagati utilizzavano anche auto civette, noleggiate in Francia, con il compito di monitorare la presenza delle forze dell’ordine lungo il tragitto.
Sequestri e accordi con la criminalità organizzata
Nel corso delle indagini è stato arrestato un corriere dell’organizzazione, colto in flagranza di reato mentre trasportava oltre 290 chili di hashish, poi sottoposti a sequestro. Inoltre, è stata ricostruita un’altra importazione di 70 chili di droga dalla Spagna. Dalle intercettazioni è emerso che per commercializzare lo stupefacente nella provincia di Napoli, gli indagati dovevano ottenere il permesso da esponenti di spicco del clan Orlando, ai quali versavano una tangente proporzionale alla quantità di droga venduta.