Napoli contro Gomorra: striscioni contro la fiction ai Quartieri Spagnoli

Appello dei neoborbonici: il sindaco protegga Napoli da questi racconti dannosi e inflazionati e non dia i permessi per girare l'ennesima fiction

Ancora una volta, la nostra città viene sfruttata come set per una narrazione che continua a danneggiarne l’immagine, alimentando stereotipi pericolosi e restituendo al mondo una visione distorta della realtà napoletana“. Così l’Associazione culturale Neoborbonica, con il suo presidente Gennaro De Crescenzo, appoggia gli striscioni, comparsi nella zona dei Quartieri Spagnoli, contro le riprese di “Gomorra le origini“, prequel della serie televisiva di successo, che si stanno effettuando in questi giorni a Napoli.

Pieno sostegno, quindi, alla protesta pacifica dei cittadini del centro storico e di tutta Napoli partita sulla pagina Facebook “Figli del Sud popolo sovrano”, sulla quale alcuni cittadini hanno postato un video nel quale stigmatizzano quanto di negativo viene gettato sulla città dalla serie televisiva. Sugli striscioni, due, consecutivi, si legge “Ciack si gira, sempre Napoli di Mira” e poi sul secondo “Speculative riprese, imperdonabili offese“.

«Da anni denunciamo – ha dichiarato De Crescenzo – come cinema e televisione abbiano contribuito a creare e diffondere un’idea sbagliata di Napoli, trasformandola in un simbolo di criminalità e degrado. Questa narrazione, oltre a essere offensiva per la nostra storia e per chi ogni giorno lavora onestamente, ha conseguenze reali: allontana investitori, danneggia il turismo e soprattutto rischia di condizionare intere generazioni, spingendo i più giovani a identificarsi con modelli sbagliati.

Apprendere che la produzione della serie stia cercando ragazzi tra i 14 e i 17 anni per le comparse è un segnale gravissimo: si continua a insistere su un immaginario che avvicina i giovanissimi a un mondo che non dovrebbe appartenere loro. Napoli non è questo. Napoli è stata capitale di una nazione ricca di cultura, arte, scienza e innovazione, e questo dovrebbe essere il racconto da portare sugli schermi.

La vera Napoli è quella delle sue radici millenarie, della sua grande storia, delle sue eccellenze, non certo quella imposta da prodotti televisivi che, con il pretesto della denuncia sociale, finiscono solo per consolidare una narrazione negativa e distruttiva».

«Sosteniamo con forza – rilancia Emilio Caserta, giornalista e coordinatore giovanile del Movimento Neoborbonico – chi si oppone pacificamente a questo ennesimo insulto alla nostra città e al nostro popolo. È ora di dire basta a chi specula sulle nostre ferite e promuove un’immagine falsa di Napoli. Chiediamo con determinazione che al posto di queste fiction si investa in produzioni che raccontino la vera storia del Sud, con le sue straordinarie tradizioni e il suo immenso patrimonio culturale. Chiediamo intervento istituzioni, il sindaco deve proteggere Napoli: eviti di rilasciare i permessi. È tempo di riappropriarci del nostro orgoglio e di smettere di accettare passivamente questa propaganda contro la nostra terra».

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