“Nel cuore di ogni storia c’è il respiro di chi la vive”. Così il regista Ludovico Di Martino sintetizza il racconto della quinta stagione di una delle serie più seguite dal pubblico giovanile, di nuovo in Tv dal 26 marzo (i primi sei episodi saranno disponibili dal 12 marzo su Raiplay, l’intero box set dal 26 marzo).
“Per raccontare questa nuova stagione”, ha detto De Martino, “ho voluto puntare sull’autenticità, partendo dai giovani protagonisti e dalla cornice che li ospita, il carcere, luogo capace di cambiare le persone in bene o in male, dove i sentimenti giovanili, costretti tra quattro mura, esplodono senza filtri: l’amore, l’amicizia, la paura e la speranza raggiungono la loro massima espressione in ‘Mare Fuori’ proprio per questo”.
L’IPM (Istituto di Pena Minorile) di Napoli, liberamente ispirato al carcere di Nisida, ospita, dalla prima stagione della serie (trasmessa nel 2020), i ragazzi che sbagliano. Chi sbaglia senza volerlo, chi lo fa con premeditazione e chi pensa che lo sbaglio sia farsi arrestare e non quello di commettere il crimine. Un confine tra il bene e il male spesso labile in quella stagione della vita.
Un microcosmo a picco sul mare, quello che ospita ragazzi e ragazze entrati in carcere non ancora maggiorenni, che, tra minacce, amori, fughe, esami di scuola, partite di pallone, risse, cadute all’inferno e resurrezioni scoprono di trovarsi in un luogo che ha le sue regole, le sue alleanze e le sue leggi. Insieme a loro ci sono gli adulti che governano il carcere, impegnati a cercare di aprire uno spiraglio su un futuro diverso da quello che i ragazzi pensano debba essere il loro. Specie quando le celle affacciate sul mare rendono ancora più difficile rinunciare alla libertà.
Di stagione in stagione, i giovani detenuti ‒ Rosa, Carmine, Mimmo, Kubra, Dobermann, Cucciolo, Micciarella, Cardiotrap e molti altri ‒ fanno i conti con la lontananza dalle famiglie e dal loro amore incondizionato, e si trovano faccia a faccia con le loro paure, con l’unico sostegno degli amici con cui condividono la sorte. Alcuni portano, nel bene e nel male, il peso di legami familiari che condizionano le loro vite. Quando diventano maggiorenni, sono costretti a crescere e a capire chi vorranno essere, trovando il coraggio di scegliere per evitare che altri lo facciano per loro.
L’adolescenza resta la protagonista principale dei 12 nuovi episodi. L’Istituto Penale per i Minorenni accoglie nuovi ragazzi e ragazze, anche da regioni diverse dalla Campania. L’amicizia e l’amore alleviano il dolore della detenzione e scaldano anche il cuore degli adulti, all’inizio assorbiti dal proprio ruolo di controllo e contrasto alla delinquenza, e poi coinvolti da avvenimenti che li costringono a mettersi in gioco.
Rosa Ricci, personaggio centrale nella quinta stagione, è una ragazza sola che deve “obbedire” a suo padre, portando avanti il ruolo di capo del clan. Cerca alleanze che danno vita a una leadership femminile, ma il suo cuore è tormentato e un colpo di scena la fa vacillare, rinnovando l’angoscia del dover scegliere tra il bene e il male. Una scelta che investe anche gli altri protagonisti, al punto da far apparire segnato il destino di alcuni. Cardio e Alina, legati da amicizia e solidarietà, portano luce e speranza. La nuova arrivata Sonia, vittima di bullismo e vessazioni già dai tempi dell’asilo, riesce con la sua energia a risollevare le sorti di Dobermann, vittima della depressione dopo aver perduto Kubra. Pino diventa sempre più “saggio”, specie grazie all’impegno e all’amore per gli animali, rappresentando un punto di riferimento per tutti. Federico e Samuele, due ragazzi del Nord, marcano il territorio con cinismo bestiale. Tommaso, un giovane di buona famiglia, arrivato in Istituto per una beffa del destino, rende ancor più evidente la “banalità del male”.
Tutti sono accomunati dal desiderio di uscire dalle spirali di violenza che hanno segnato la loro vita.
Viviana Rossi