C’è poco da fare, quando all’improvviso, dopo averne sentite tante di quelle cose mai realizzate e spesso prive di aderenze con la realtà, ecco che devi ricrederti. Pensavo di ascoltare le stesse cose sentite da anni sulla nostra città, ma quando poi viene l’assessore Alfonso Ascione: beh ha cominciato a parlare di tutte quelle cose che da anni ho sempre pensato.
Ha inanellato una serie di pregi che in passato nessuno ha voluto credere, sembrava che stesse parlando del mio libro dei sogni ma stavolta tutte queste cose saranno suffragate da un realtà che strabilierà anche i più riottosi.
Oggi si presenterà alla Borsa Mediterranea del Turismo una serie di progettazioni, alcune delle quali già in avanzato stato di completamento e ciò fa pensare alla solidità dei progetti.
Premio Oplontis a tante sfere, siano esse culturali che di lustro portato alla città, ma senza l’intervento locale per evitare condizionamenti. In programma anche una premiazione per la cinematografia.
Utilizzo delle strutture per conferenze, dibattiti ed altro, negli spazi del Maximall, che malgrado il nome, appartiene a Torre Annunziata che si voglia o no. Previsti arrivi di navi turistiche nel porto con servizio navette dall’Hub portuale già pronto, discorsi avanzati per parcheggi nell’area dello spolettificio con accompagnamento agli scavi di Oplontis.
Apertura del canalone che porta al corso Garibaldi che è chiuso da anni. Riapertura della Chiesa di San Gennaro e creazione di un centro di informazioni al suo interno e tante altre cose che mi hanno meravigliato per la dettagliata conoscenza dei problemi che stanno per essere superati.
Alla fine la parola è passata al sindaco Corrado Cuccurullo, che ha intessuto ottimi rapporti col direttore del Parco Archeologico Di Pompei che, con i nuovi fondi arrivati, potranno far sì che emerga dalle ombre del passato la zona stante nel sottosuolo della Fabbrica d’armi. Insomma sembrava un sogno, ma era soltanto una visione concreta della realtà, che spesso non s’è avuta… Ora aspettiamo e speriamo…
E mò bona jurnata
Ernesto Limito