Castellammare: partito il processo al bidello accusato di abusi su due studentesse del liceo classico

Ha preso il via ieri mattina presso il tribunale di Torre Annunziata il processo a carico del bidello di 61 anni, accusato di abusi sessuali su due studentesse minorenni. Durante la prima udienza, le vittime si sono costituite parti civili, mentre il dibattimento è stato aggiornato ad aprile, data in cui le giovani dovranno confermare in aula le loro accuse. Non è stato effettuato alcun incidente probatorio preventivo, pertanto le ragazze dovranno raccontare pubblicamente gli eventi che avrebbero subito.

Le accuse e le indagini

L’uomo, difeso dall’avvocato Raffaella Farricielli, si trova agli arresti domiciliari dall’autunno scorso. Il pubblico ministero Ugo Spagna, nel mese di dicembre, ha ottenuto un decreto di giudizio immediato, accelerando l’iter processuale. Secondo la ricostruzione dell’accusa, il 61enne avrebbe tentato di baciare sulle labbra due studentesse di 14 anni nei corridoi della sede succursale del liceo “Plinio Seniore” di Castellammare di Stabia.

Le indagini hanno portato alla raccolta di diverse fonti di prova, tra cui le testimonianze delle vittime, quelle dei compagni di scuola, nonché messaggi e audio scambiati tra le studentesse. Un ulteriore elemento a sostegno dell’accusa è una relazione redatta dai servizi sociali di Castellammare.

La ricostruzione dei fatti

Gli episodi contestati risalgono al maggio 2024. Stando alla denuncia delle vittime, l’uomo avrebbe afferrato il loro volto nei corridoi scolastici, tentando di baciarle contro la loro volontà. La polizia di Castellammare di Stabia ha avviato le indagini a seguito della segnalazione delle due ragazze, raccogliendo anche le dichiarazioni di alcuni professori, che avrebbero fornito ulteriori dettagli sulla condotta dell’imputato.

Di fronte alla gravità delle accuse, la dirigenza scolastica, già all’inizio del nuovo anno, ha provveduto al trasferimento del bidello dalla sede di Via Virgilio, dove sarebbero avvenuti i fatti, alla sede centrale di Via Nocera. Questo provvedimento è rimasto in vigore fino all’arresto dell’uomo, avvenuto successivamente alla conclusione delle indagini preliminari.

Il reato contestato e le prossime fasi del processo

Il 61enne è accusato di violenza sessuale aggravata, in quanto avrebbe commesso il presunto reato nell’esercizio del pubblico servizio, ricoprendo il ruolo di collaboratore scolastico e, di conseguenza, avendo il compito di tutelare gli studenti.

La prossima udienza, fissata per fine aprile, sarà determinante per l’evoluzione del procedimento. In quell’occasione, le due giovani testimoni saranno chiamate a ribadire le accuse e fornire dettagli sulle presunte molestie subite. Le loro dichiarazioni rappresentano infatti la principale fonte di prova a disposizione dell’accusa.

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